TEST: scarpetta Mantra di La Sportiva - Up-Climbing

TEST: scarpetta Mantra di La Sportiva

Le parole chiave emerse dal test della scarpetta Mantra di La Sportiva, sono senza dubbio “sensibilità” e “leggerezza”.

Nella mia attività sportiva mi sono appassionato a molte modalità di scalata e a svariate tipologie di scarpa. In questi ultimi anni amo utilizzare calzature morbide, perché permettono al piede di seguire meglio il movimenti del corpo anche con scarso carico sulla suola, situazione ovviamente tipica della scalata in forte strapiombo, ma che accade più spesso di quanto si creda anche in altre tipologie di arrampicata.
Chi ama scarpe morbide e privilegia la sensibilità e la libertà di movimento del piede rispetto al resto, non può che apprezzare MANTRA di La Sportiva, la scarpa più minimale e leggera che io abbia mai calzato.
La leggerezza è data dall’essenzialità dei materiali assemblati, tra cui saltano all’occhio la tomaia senza fodera e l’eliminazione totale dell’intersuola. La conseguente morbidezza della suola, nonostante il sistema p3 di pretensionamento che ne aiuta la reattività, richiede un po’ più di abitudine a spingere con l’alluce, ma aumenta enormemente la sensibilità nella parte di appoggio.
La gommatura della parte anteriore è ampia, e permette un uso del piede totale, e la forma del dorso permette movimento delle dita e rende agili gli agganci di punta. Ricordiamo sempre che gommatura ampia significa spesso buona tenuta della forma: in particolare sui fianchi del piede, se abbiamo la pianta larga, rischiamo di soffrire un po’ nel primo periodo di utilizzo. Teniamone conto quando scegliamo la taglia. Su scarpe morbide a mio avviso non bisogna eccedere nelle taglie troppo strette, ne va della sensibilità del piede e della sua libertà di movimento, caratteristiche esaltate da questo tipo di prodotto, e di Mantra in particolare.

Altra peculiarità di questa scarpetta è il sistema No-Edge della suola, che non solo toglie la gomma superflua del bordo anteriore (quello sotto le dita), ma anche ai bordi della pianta del piede, aumentandone la sensibilità negli agganci: molto utile ad esempio quando si passa su un bordo da un tallonaggio a un aggancio di punta. La tecnologia No-Edge è difficile da assimilare più a livello psicologico che tecnico, perché bastano poche ore di utilizzo per apprezzarne i tanti vantaggi. La sconsiglio solo a chi si dedica unicamente a una scalata su tacche in leggero strapiombo.
Infine parliamo del tallone, che è costituito da una sottilissima banda discretamente ampia: certamente apprezzato da chi predilige la sensibilità, sicuramente meno amato da chi desidera più struttura e protezione. Insomma, sono le due scuole di pensiero, per capirci rimanendo nella famiglia La Sportiva, chi stravede per il tallone Solution non amerà mai troppo quello Mantra. Io sono della prima scuola di pensiero, anche se in questo caso avrei forse apprezzato un poco più di spessore nella gomma, anche solo nella parte centrale della banda, per aumentarne la precisione di appoggio tra le microasperità della roccia.

Il consiglio che do sempre è di possedere in contemporanea più paia e modelli di scarpette per tanti motivi. Il primo è che, per chi scala in modo costante, non è un aumento di spesa, perché tanto prima o poi le scarpe vanno comprate, e due paia durano il doppio di un solo paio. Averne più paia permette poi di sfruttarle meglio e di risuolarle quando è il momento, senza sensi di vuoto e disperazione quando per una domenica è necessario lasciarle al calzolaio. Usare più scarpe aiuta a capire le potenzialità del proprio piede e a liberarsi dalla schiavitù mentale del “meglio in assoluto”, cosa che provoca scompensi quando il nostro “meglio in assoluto” va fuori produzione. In ultimo va detto che, a prescindere dalle proprie attitudini, ogni scalata richiede una scarpa diversa, e per godersela al meglio vale la pena provare a cambiare calzatura.
Quindi una scarpa come Mantra non guasta nello zaino: se avete un minimo di dimestichezza con il boulder o con gli strapiombi, scalare con scarpe leggere e minimali è una esperienza da non farsi mancare.
Cap

Scheda tecnica La Sportiva

  • Tomaia: abbinamento vitello scamosciato con microfilma, istruzione tubolare
  • Fodera: assente
  • Intersuola: sistema P3
  • Brevetti: P3 system (Permanent Power Platform), D-Tech™ (Dynamic Technology)
  • Misure: 33-46 +1/2
  • Peso: 170g

 

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