
04 Dic Locals Only: le perle della Valchiavenna
Alla scoperta di una valle valtellinese dalle mille sorprese!
Per molte persone parlare di boulder in Valtellina significa parlare della Val Masino e della Val di Mello. A buon diritto, intendiamoci: qui, grazie ai sassisti, negli anni ‘70 e ‘80 è nato il boulder in Italia nella forma di disciplina a se stante e qui, da allora, si è continuato a far blocchi anche quando il bouldering è caduto nell’oblio prima di rinascere in pompa magna. Fino al Melloblocco, che ha rivelato al mondo intero questa incredibile valle.
Eppure, la Valtellina riserva una miniera di possibilità boulderistische eccezionali, su rocce variegate, in contesti disparati, per tutte le possibilità.
Potete trovare una rassegna di queste realtà nella nuovissima guida di Versante Sud:
“VALTELLINA bloc – Bouldering in Valchiavenna, Val Malenco, Bassa e Alta Valle”
che vi accompagnerà nelle moltissime aree che possiamo trovare tra queste montagne.
Parliamo oggi in particolare della Valchiavenna, una realtà che presenta davvero possibilità infinite per il boulder, molte delle quali ancora da valorizzare. Il cuore della Valchiavenna è Cimaganda, un’altra area che ha visto la firma dei primi sassisti negli anni ’80. Oltre a Cimaganda troviamo però aree anche invernali con roccia spaziale quali San Cassiano, Bregaglia, Villa di Chiavenna o aree più in quota come Prestone o la Val Bodengo così come giardini che devono essere ancora pienamente valorizzati quali San Giacomo.
In questo numero di Locals Only parliamo quindi delle perle della Valchiavenna, scelte per noi da Matteo Deghi uno dei giovani boulderisti che da diversi anni sta portando avanti la valorizzazione di queste aree, dopo il lavoro pioneristico di Davide Grassi e di Gino Notari & Co.
Matteo è ora uno dei principali promotori e sviluppatori del boulder in questa valle. Cresciuto tra i massi di Cimaganda fin da bambino, ha contribuito alla scoperta e valorizzazione delle aree di San Cassiano, San Giacomo e Villa di Chiavenna così come alla chiodatura di diverse nuove falesie. Attualmente è anche uno dei gestori della Palestra Boulder Factory a Chiavenna, la prima sala d’arrampicata di questa valle.
Ecco quindi la sua selezione delle linee migliori, in una valle che così Matteo stesso ci descrive: ”Fare Boulder in Val Chiavenna per me è un’esperienza davvero speciale perché spostandoti da un’area all’altra puoi trovare caratteristiche di roccia e varietà di line davvero diverse le uniche. Inoltre ha un potenziale inespresso ancora enorme.”
1. L’ape nel buco – 7A – San Cassiano (blocco 18C): incredibile blocco a buchi stile Frankenjura
2. Blocco Passini – 7C – San Cassiano (blocco 35E): prese fantastiche con una grana finissima
3. Gaggio – 6c – Cimaganda (blocco 4C Pratone): la linea più logica e pura del blocco, landing sul prato, (cosa vuoi di più?)
4. La placca – 7A+ – Cimaganda (blocco 18A La Cantina): highball verticale con fantastici allunghi
5. Lo schiaffo – 7A+ – Cimaganda (blocco 5G Pratone): un cubo strapiombante davvero divertente da scalare
6. Il folletto rosso – 7C+ – Cimaganda (blocco 7H Il fiume): traverso strapiombante su ottime prese per addominali d’acciaio.
7. Inri – 7C – San Giacomo (blocco 1A Oleodotto): strapiombo a tacche con uscita da capire
8. Like a Font – 7B – San Giacomo (blocco 8C Oleodotto): blocco a svasi con uscita delicata sembra di essere a Fontainebleau
9. Dynamo – 7B – Villa di Chiavenna (blocco1C): piastra a 45° con tacche perfette un blocco dal potenziale davvero enorme
10. Pesce Grosso – Proj. – Villa di Chiavenna (blocco 5A): per ora è ancora un progetto ma è una delle linee più complete e fighe della zona, strapiombo su buone prese e uscita super tecnica su svasi.
Grazie Matteo per i tuoi suggerimenti!
Albertaccia