Sinaway: una first ascent da 8B+ per Isabelle Faus! - Up-Climbing

Sinaway: una first ascent da 8B+ per Isabelle Faus!

Quarto blocco di questa difficoltà per Isabelle.

 

Da qualche tempo è rimasta silenziosa e ritirata ma ora Isabelle Faus torna alla ribalta con una salita davvero eccezionale, su un masso nascosto nei boschi dietro la sua casa nel RMNP, in Colorado.

Di lato a una parete Isabelle ha infatti scovato questo tetto estremamente fisico in compressione da cui uscire salendo in alto in un tratto esposto vicino alla parete, con una caduta potenzialmente molto pericolosa!

Fino al riposo prima dell’uscita si tratta di un 8B, ma, salendo e osando, la difficoltà guadagna anche un ulteriore +.

Un paio di settimane fa, in una giornata emotivamente particolare, Isabelle è riuscita ad arrivare al riposo e da lì si è lasciata andare mentalmente ed è partita senza timore, riuscendo a liberare questa nuova linea, ripresa parzialmente nel video da lei pubblicato.

Nasce così Sinaway, che nella sua carriera è il quarto 8B+, ma il primo di cui effettua una first ascent.

Prima di questo La Faus aveva infatti ripetuto Amandla a Rocklands, The Wheel of Chaos e Memory is Parallax, entrambi nel RMNP.

Di seguito il suo racconto a proposito della salita di questo nuovo testpiece, in cui corpo e mente vengono spinti ai loro limiti!

“Ho scalato questa cosa un paio di settimane fa. Si trova sul lato di una parete ed è sospeso da terra. È un tetto a compressione highball. L’ho trovato esplorando i boschi vicino a casa mia. A causa del modo in cui è adagiato alla parete c’è molto spazio per arrampicarsi sulla faccia, ma cadere dalla parte superiore significa colpire il muro dietro di te e cadere per 25 piedi. Probabilmente sei fottuto. Ho fatto la partenza stand iniziando dalla rampa verticale. Quella è forse v12 (8a+). Dalla partenza basso, sono caduta sul movimento alla presa di “riposo” per un paio di giorni. La presa di riposo è abbastanza buona, ma la maggior parte del tuo peso è sulle tue mani, quindi è difficile recuperare davvero, dopo qualche scrollata inizi a stancarti. Da lì o ti ingaggi verso la cima o salti, Daniel Woods ce l’ha fatta 3 volte e ha lasciato perdere… è sicuramente v13 (8B) solo per arrivare a quella presa … e il finale è tecnico/super taccoso. Vado con la mano destra a una piccola tacca verticale e metto il piede destro alto accanto ad essa, e devo fare un delicato punto morto di mano sinistra verso una brutta tacca svasa. Poi c’è il crux dell’intero boulder. Un’immensa chiusura al bordo… come quando lo guardi da sotto e sembra incredibilmente lontano… è molto intimidatorio. Quando siamo andati al masso questo giorno non ero sinceramente di buon umore, ma penso che alla fine mi abbia aiutato. Arrivare alla manetta è stato un limite per me, quindi volevo davvero solo salire in cima se ci fossi arrivata. Ero sinceramente spaventata e sudata, ma il mio cattivo umore non mi ha fatto davvero preoccupare… Ero proprio come sto facendo questo… Non mi interessa cosa sta succedendo nella mia testa e non mi importava davvero di cadere per qualche ragione … partendo per l’ultimo movimento mi sembrava che stavo andando corta ma in qualche modo ce l’ho fatta (…)”

 

Fonte: Rock&Ice / Instagram

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