Arrampicata vietata in Val Pennavaire
Attività definita "esperimento pericoloso"
23 January 2021Grande colpo per l'attività outdoor del ponente, il TAR vieta l'arrampicata per tutelare l'ambiente.
La popolazione dei climber liguri è di nuovo sotto attacco da parte delle associazioni ambientaliste. Una parte di entroterra con importanti realtà legate al mondo outdoor potrebbe dire addio alla scalata. È stata infatti cancellata la delibera riguardante le pareti rocciose della valli Pennavaire e Arroscia, zone che rientrano nelle aree protette Natura 2000. Al fine di preservare l'ambiente vitale di specie volatili come falchi e gufi, gli scalatori verranno costretti ad emigrare verso altre località. Ancora una volta, dopo anni, le falesie sono oggetto di disputa tra climber, amministrazioni e associazioni ambientaliste. Il lavoro e gli investimenti fatti sul territorio hanno un valore inestimabile e sono ora esposti a grande rischio, nel caso non si trovasse una via comune. L'apertura che l'amministrazione regionale aveva mosso voleva essere proprio un possibile punto di incontro,storico e volto a creare un precedente, ma le associazioni ambientaliste non hanno affatto gradito. Addirittura, Il WWF e la Lipu hanno dichiarato che la natura non è un laboratorio dove fare pericolosi esperimenti. La situazione è comunque ancora in corso di esame e le falesie interessate risulterebbero quelle estive, come ad esempio i settori Erboristeria, il famoso Cineplex, l'Enoteca, mentre diversi settori e la parte più alta dovrebbero essere salve. Alcuni climber si sono già attivati tramite canali social per intervenire e fare sentire la propria voce, ricordando che diverse realtà sul territorio vivono proprio grazie al movimento verticale.
Fonte Il Secolo XIX
AP