
19 Mag Sentenza Tito Traversa: due anni di condanna per l’istruttore
Due assoluzioni ed una condanna a due anni di reclusione è il verdetto della sentenza di primo grado che ha visto coinvolte tre persone per le vicende che riguardano la morte di Tito Traversa, avvenuta nel 2013.
Come avevamo reso noto ad aprile, il PM Francesco La Rosa aveva chiesto quattro anni e quattro mesi per l’istruttore Nicola Galizia, che era presente il giorno dell’incidente, e quattro anni per Carlo Paglioli, l’imprenditore dell’azienda bergamasca Aludesign sita a Cisano che aveva fabbricato i rinvii. Chiesta invece l’assoluzione per Luca Giammarco, responsabile della palestra B-Side che aveva organizzato il viaggio.
Il Giudice Maria Iannibelli ha in questi giorni condannato a due anni di carcere Nicola Galizia e assolto sia Luca Giammarco che Carlo Paglioli.
Giovanni Traversa, padre di Tito, ha dichiarato che la morte del figlio è da imputarsi ad una serie di eventi di cui solo in parte si sono chiarite le dinamiche a seguito della sentenza. Poco soddisfatto anche del procedimento giudiziario con cui in questi anni sono state condotte le indagini, come la raccolta delle testimonianze, troppo diluite nel tempo e che non hanno avuto conferme in fase di dibattito.
Delusione è stata espressa da Giovanni anche per i mancati contatti con gli imputati ad esclusione di Paglioli che ha direttamente espresso rammarico per quanto accaduto. Aludesign inoltre pare abbia devoluto alla famiglia Traversa la cifra di 100.000 euro a titolo simbolico di risarcimento, somma che precisa la famiglia, saranno devoluti interamente per progetti rivolti all’infanzia ed in memoria di Tito.
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