Death Zone Freeride, Nanga Parbat
Vitaly Lazo, Anton Pugovkin e Carlo Alberto Cimenti in partenza
28 maggio 2019Continua il progetto Death Zone Freeride: l’obiettivo di quest’anno sarà il Nanga Parbat.
Il prossimo 3 giugno vedrà la partenza dei due russi Vitaly Lazo e Anton Pugovkin, ideatori del progetto, ai quali si aggiunge questa volta anche l’italiano Carlo Alberto “Cala” Cimenti per tentare l’ascensione e la discesa in sci della difficile e pericolosa Diamir Wall.
Death Zone Freeride consiste nell’ascensione (senza ossigeno supplementare) e nella successiva discesa in sci di cinque tra le montagne più alte del mondo: Manaslu, Annapurna, Nanga Parbat, Everest e K2. Oltre all’ascensione senza bombole d’ossigeno e alla discesa in sci, questo ambizioso progetto prevede la realizzazione di filmati (vedere sopra).
Il primo step della Death Zone Freeride, il Manaslu, è stato realizzato da Lazo e Pugovkin nel settembre 2017. Durante l’autunno successivo i due alpinisti russi hanno tentato anche l’Annapurna, ma sono stati costretti a rinunciare alla cima a causa delle cattive condizioni e del pericolo valanghe.
Ulteriori informazioni sul sito ufficiale della spedizione.
Fonte: www.mountain.ru.