
06 Lug Adventure Outdoor Fest – 5° edizione
Nonostante il meteo incerto che fin da sabato ha complicato le cose a tutti, gli organizzatori della manifestazione sono riusciti a confermare la maggior parte delle attività in programma.
Proponiamo un elenco riassuntivo degli eventi che hanno entusiasmati i partecipanti:
- yogadventure, con ampio programma di attività
- arrampicata su parete e roccia
- corsi di slackline e indoboard
- vie ferrate nel parco delle Tre Cime, in collaborazione con le Guide della Alpinschule di Sesto
- trail running con Riccardo Marini di Total Training
- trekking notturno con concerto all’alba dei Mi Linda Dama
- camminata alla scoperta delle piante
- corsi per i bambini in paese e in natura
- scuola di Barefoot Hiking con Andrea Bianchi che con il workshop di 2 giorni sul Monte Baranci ha ottenuto un notevole successo
- Adventure Trail Camp con Michele Evangelisti: un’avventura elettrizzante di due giorni che ha interessato i trailrunners accorsi, immersi nella natura di Val campo di Dentro, con tende Ferrino
- European Tentsile Camp Out: 45 tende sospese tra gli alberi sulle rive del lago di Dobbiaco, evento collaterale che ha attirato persone da tutto il continente
- Highline sopra Piazza San Michele, il tessuto aereo e i ragazzi di Parkour e AcroYoga che hanno lasciato a bocca aperta il pubblico
Se Adventure Outdoor Fest di San Candido ha ottenuto tanto successo è anche merito dei numerosi ospiti, che si sono alternati sul palco della manifestazione per raccontare le proprie storie, le proprie imprese e la propria passione.
Piero Badaloni, Fausta Slanzi e Michael Wachtler hanno dato il via al festival in una serata dedicata alla Fondazione Dolomiti UNESCO e alla proiezione di “Le Montagne che cadono”, filmato in Hd di una frana sulla Croda Rossa.
La serata di giovedì ha visto protagonista Giancarlo Brocci de l’Eroica. Di pedalate abbiamo parlato anche con Marco Da Villa con il progetto Bikepackers, la Piave River Meeting e con Michele Lugaresi, portavoce del film girato da Jovanotti sul suo viaggio in solitaria per 3 mila km di Nuova Zelanda.
Il giovane Simon Gietl ha presentato il lato più umano e personale della sua carriera da alpinista con le spettacolari immagini della sua ultima impresa sulle Tre Cime di Lavaredo. L’atleta Dryheat Danilo Callegari ha parlato invece di Africa Extreme e di Manaslu. Sabato è stata la volta di Francesco Vidotto, scrittore e amante di montagna che ha incantato il pubblico con i suoi racconti e con la descrizione dei personaggi dei suoi libri.
Durante gli aperitivi adventure sono stati presentati i libri “A piedi nudi – il cammino silenzioso dalla A alla Z” di Andrea Bianchi e “Le 50 vie Ferrate più belle delle Dolomiti” di Marco Corriero, oltre ad incontrare l’esploratore Michael Bolognini e l’ultra trailer Michele Evangelisti.
Il Festival si è concluso incontrando Nives Meroi e Romano Benet, confermati protagonisti del mondo dell’alpinismo con la salita di tutti e 14 gli Ottomila del mondo senza ossigeno e portatori, completata lo scorso maggio con la vetta dell’Annapurna. Meroi e Benet hanno presentato il video della conquista della cima, in anteprima assoluta, durante la serata di domenica. Il premio Best Athlete, già assegnato nelle precedenti edizioni ad atleti come Mira Rai, Steve House, Tamara Lunger e Hervè Barmasse, è stato consegnato, con ovazione del pubblico, a Nives e Romano.