03 Nov L’inarrestabile avanzata degli Americans Tradster
Continua il viaggio in terra inglese del gruppo di tradster americani e continuano ad arrivare notizie di ripetizioni più che altisonanti.
Questa è la volta di Alex Honnold che si è aggiudicato la terza ripetizione di “The promise”, uno dei capolavori su gritstone ad opera di James Pearson.
La stessa via era stata salita anche qualche giorno prima da Kevin Jorgeson, che però aveva trovato il metodo utlizzato da Pearson “completamente fuori questione”. Adottando, di conseguenza, movimenti diversi per risolvere il passo chiave. Questo ha ovviamente scatenato una sorta di polemica sui gradi.
Jorgeson dopo aver scalato Parthian Shot, The New Statesman e The Promise e dopo aver speso due giorni di tentativi sulla famosa Equilibrium ed un giorno su The Groove ha proposto il grado di E8 su una scala di rischio e 8b per quanto riguarda la difficoltà. Giustificando il drastico ridimensionamento del rischio , da E10 ad E8, perché un eventuale caduta sul crux non comporterebbe l’arrivo al suolo.
C’è però da rimarcare il fatto che entrambi gli americani hanno posizionato al suolo due crash pad.
Jorgeson ha anche portato a termine una veloce ripetizione di Parthian Shot E9 6C, via aperta nel lontano 1989 dal mitico John Dunne.
Va menzionato soprattutto lo stile adottato dall’americano, ovvero tentativi dal basso senza mai provare preventivamente i passi con la corda dall’alto.
Ecco un video tratto dal celebre “Hard Grit” per capire cosa vuol dire provare una via del genere senza aver provato il movimento chiave.
Parthian Shot E9 6C, Seb Grieve durante la prima ripetizione.