Paul Robinson - Up-Climbing

Paul Robinson

 
Pierre Délas di Kairn ha incontrato Paul Robinson, uno dei più forti  boulderisti su blocchi naturali oggi in circolazione. Sempre in giro  intorno al mondo, lo scalatore americano passa il suo tempo scalando le  più belle linee estreme del pianeta. Si è fermato a  Fontainebleau per due mesi ed è riuscito – uno ad uno – su tutti i  problemi estremi della foresta. Scopriamo un arrampicatore bulimico, sempre pronto ad andare e scalare per esprimere il suo grande potenziale sui massi: l’archetipo del moderno serial-climber?
 
Le immagini sono del fotografo  Danka Hojcusova e di Pierre Délas (Kairn).

A che età hai iniziato a scalare? E da quando ti sei concentrato esclusivamente sui blocchi? 
Ho 23 anni e ho iniziato ad arrampicare all’età di 11 nel New Jersey, ho iniziato a focalizzarmi esclusivamente sul boulder  all’età di 15.

Bleau:  che cosa c’è di così speciale rispetto ad altri luoghi di scalata nel mondo? 
L’arrampicata a Bleau è magica. E’ davvero uno dei migliori luoghi in cui sono stato a scalare nella mia vita. Qui è un’altra cosa rispetto ad altri posti anche molto belli, perchè ti richiede molto di più che della semplice forza. Nella maggior parte dei problemi hai davvero bisogno di padroneggiare pienamente la tecnica. La roccia è incredibile!

Che impressione ti ha fatto la comunità degli arrampicatori  in Europa? 
Ho fatto parecchie sedute veloci con un sacco di gente. Ogni persona con cui mi sono incontrato mi ha dato il suo sostegno ed è stata motivata a mostrarmi alcuni superbe nuove linee nuove da realizzare.

Passi la maggior parte del tuo tempo nei  4 angoli del mondo per fare blocchi estremi. Qual è il ruolo della performance nella tua vita di climber?
Mi piace tutto nella scalata. Mi sono divertito moltissimo  anche a salire alcuni dei passaggi più facili della foresta. Per me fare blocchi duri è molto motivante, perché questo mi impegna in un gioco mentale per riuscire. In particolare mi piace lavorare come un matto per capire come sono i movimenti e tutti i dettagli sono importanti per realizzare i blocchi più duri.
 
"Lucid dreaming  (Paul ha proposto 8C+ a  Buttermilks in California  lo scorso anno) è il blocco più impegnativo che hai realizzato, uno dei più difficili del mondo Come vedi il futuro del boulder nei prossimi anni? 
Credo che il futuro del boulder diventerà molto interessante nei prossimi 10 anni. C’è così tanto potenziale ovunque sul pianeta e un sacco di stili di blocchi. E ‘bello vedere le persone con gli stili di arrampicata più diversi arrivare ad esprimere i loro punti di forza con la realizzazione dei loro progetti. Penso che molto presto  vedremo  un mucchio di problemi molto difficili in tutti gli stili. Se i climber  iniziano a specializzarsi sempre più su ciò che è la loro forza, ci saranno alcune cose difficili in tutti gli stili: piatte, reglettes, piccoli e  grandi movimenti, compressione, ecc …

Hai raggiunto il limite o pensi che puoi  progredire ancora e  portare le cose ad un livello superiore?
Io non penso di aver raggiunto i miei limiti personali. Penso che col passare degli anni, dovrei essere in grado di diventare ancora più forte e mi auguro davvero di stabilire nuovi standard attraverso prime ascensioni.

Tranne che per "Lucid Dreaming", "Ill Trill" o "Black Eagle", tu non hai aperto molto. Preferisci ripetere blocchi già risolti, per ora?
Spero in effetti di  fare più “prime” al più  presto! Il problema non è che io non voglio fare prime salite al momento, ma che non sono stato capace di trovare blocchi dove farle ! Se qualcuno conosce qualche linea eccezionale, me lo facciano sapere, mi interessa! 

Cosa fare durante i giorni off? Altri hobby fuori dell’ arrampicata?
Durante i miei giorni liberi cerco di studiare, di rispondere alle mie mail, guardare la TV con la mia ragazza e di rilassarmi.

Hai consigli per rimanere motivati al massimo quando si scala?
Io non ho questo problema. I giorni che non arrampico, sono ancora più motivato, in attesa che il tempo migliori e possa scalare in quello successivo!
 
Ho saputo  che prima di andare fuori a volte ti scaldi in palestra. Esattamente che cosa fai  prima di tentare un blocco duro?
A volte faccio riscaldamento sul muro di Neil Hart. (alla Maisonbleau in Font )Questo è un buon posto per far diventare le dita ben calde prima di uscire. Quando fa freddo, a volte è difficile  scaldarsi comodamente all’aperto in prossimità del blocco che si desidera provare. Quindi non è male  un po ‘di riscaldamento sulla  resina per questi tipi di giornate.
 
Come procedi quando tenti un blocco? Provi quando ti sei ben impadronito di tutti   i movimenti, o conservi una parte di free-style?
Cerco di fare dei link del boulder  prima di fare un tentativo dal basso. Se riesco a farlo in due sezioni sovrapposte allora so di essere pronto a provarlo dal basso. Se inizio a combattere con un movimento che mi causa problemi, lo lavoro individualmente e poi ricomincio dal basso.
 
Quali sono i 3 boulder al mondo che preferisci e perchè
Domanda difficile!  3 blocchi che mi sono molto piaciuti di recente sono:  "Ninja Skills”a Sobrio in Svizzera (aperto Nalle Hukkataival). Offre una salita costante e lunga su un granito incredibile. Quindi " Gecko assis "di Olivier Lebreton, un blocco perfetto di Fontainebleau. E’ una bella rassegna di movimenti , molto dipendenti dalle condizioni, gran belle prese e scalarlo è incredibile. Infine, vorrei citare  " Monkey Wedding" ( prima salita di Fred Nicole a Rocklands Sud Africa). Si tratta di un blocco che per me è la perfezione completa. Ha una intensità enorme, con un mucchio di movimenti difficili e ho dovuto eseguirne ciascuno alla perfezione per essere in grado di chiuderlo. E la roccia è super bella.
 
E i tre posti preferiti per fare boulder?
Fontainebleau, in primo luogo perché c’è tutto. Il posto è bello, il grès unico. La gente è simpatica, il cibo eccezionale, e lo stile di vita perfetto. Poi, il Ticino per l’ incredibile quantità blocchi sparsi ovunque e la concentrazione di linee che ci si possono trovare. Infine Rocklands, migliaia di blocchi, un clima perfetto, splendidi scenari, e un costo della vita molto ragionevole.

Climbers che sono per te dei punti di riferimento…?
Un sacco di gente mi ispira ma devo confessare che la mia principale ispirazione viene da miei amici che sono regolarmente con me. Sono molto motivato a scalare con gente come Lucas ( Ménégatti), per esempio, perché la sua motivazione e il suo desiderio di arrampicare sono infiniti. Lui non si arrende mai ed è sempre lì a provare passaggi duri.

Hai partecipato  delle volte alla Coppa del Mondo a Vail. Perché non fare più gare?
Al momento, sono molto motivato ad arrampicare all’aperto. Penso di avere fatto  queste competizioni, perché ero a scuola e non potevo  viaggiare tanto quanto avrei voluto. Non avere più impegni  come ora mi permette di spendere davvero il mio tempo e la mia energia per arrampicare all’aperto dappertutto nel mondo. Spero di continuare a fare questo anche negli anni a venire!

Potresti essere attirato  in futuro dalla falesia? 
Per ora, sono motivati esclusivamente dai blocchi ma non so cosa accadrà domani. Magari potrei appassionarmi  alla scalata in cordata. ma non adesso!

I tuoi piani per il 2011?
Mi piacerebbe scoprire dei progetti folli a Bleau e completare anche “La force du destin”, « Trip hop » (risolto a inizio settimana), « The Island » e qualche altro blocco.
Vorrei anche terminare « The story of 2 worlds » che ho lasciato a Cresciano in Quando rientro negli Stati Uniti c’è « Warpath » in Idaho che mi motiva , è un 8B+/C non ripetuto, aperto da James Litz).
Fonte: Kairn/Pierre Délas
Ph Danka Hojcusova e di Pierre Delas (Kairn).

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