
06 Dic Skin tips per arrampicatori
In un articolo apparso su 8a.nu, Martin Keller da alcuni consigli in base alla pelle.
Per chi non lo conoscesse, Martin Keller è uno dei boulderisti più forti del momento, la sua lista di blocchi saliti è impressionante. Ciò che colpisce molto del suo approccio alla scalata è sicuramente l’attenzione ai dettagli. Non è raro infatti incappare in post dove descrive come un piccolo particolare ha influito sulla riuscita del progetto. Applicando questo approccio scientifico a 360 gradi sulla sua scalata, è giunto a raccogliere diverse informazioni utili. E’ stato uno dei primi al mondo ad utilizzare il ventilatore per migliorare le condizioni ed ora regala alcuni consigli ai climbers su come ottimizzare la propria pelle per scalare.
Consigli per chi ha una pelle morbida o che tende a sudare molto:
Usare la liquida come base per la magnesite in polvere.
Provare l’Antihydral nel caso di eccessiva sudorazione, oppure i prodotti Rhino, che non sono forti come la prima crema.
Durante l’applicazione dei prodotti, evitare le parti dove la pelle si piega intorno all’articolazione, si taglierebbe facilmente!
Se usate dei prodotti, prendetevi cura della pelle con carta vetro per evitare tagli e buchi.
Prima di scalare, cercate di abbassare la temperatura dei polpastrelli, magari con un sasso freddo per esempio.
Usare il ventolino aiuta a mantenere la pelle secca!
Consigli per pelle secca, dura o per quando si scala in condizioni di grande secco o freddo
Prova ad umidificare la pelle, usando dei prodotti appositi oppure con dell’acqua tramite uno spruzzino. Una volta asciutta, usare la solita magnesite.
Quando scalate su roccia molto vetrata (come il Bruno Boulder a Magic Wood) potete provare a pulire la roccia con un filo d’acqua oltre allo spazzolino. Ovviamente, non è da fare su rocce morbide come ad esempio l’arenaria!
Levigare la pelle spesso è un ottimo compromesso per avere pelle dura ma non troppo spessa.
Utilizzate prodotti per la pelle che vadano ad aumentare la sudorazione, come quelle contenenti l’ Urea.
In linea generale, la pelle vecchia è meno elastica di quella più fresca. Una pelle morbida è meglio per le gare e le sessioni indoor, oppure per la roccia con meno grip (simile alle prese artificiali). La pelle invece più dura e secca è più performante nella scalata su roccia più tagliente ed aggressiva. Un bel consiglio che da Martin è quello di lavarsi bene le mani dopo una sessione di arrampicata ed applicare le nostre creme preferite per accelerare il processo di rigenerazione della pelle.
Fonte 8a.nu
AP