
27 Giu Innsbruck: Duffy scrive la storia, torna la Garnbret
Colin Duffy scrive la storia ad Innsbruck, mentre Janja Garnbret torna alle competizioni.
L’evento conclusivo della fitta settimana di Innsbruck è stato un successo, pieno di iscritti e di colpi di scena. La prima prova di coppa del mondo lead ha infatti visto scrivere la storia per quanto riguarda la categoria maschile, ha visto numerosi boulderisti macinare prese nelle due categorie ed infine ha visto tornare Janja Garnbret alle competizioni. L’impatto scenico e mediatico delle gare austriache è stato al top, sintomo di una forte storicità e di realtà ben consolidate sul territorio. L’Italia ha portato diversi atleti in semi, ma solo Laura Rogora si è qualificata per le finali, ultimando quarta con uno spareggio sul tempo. In linea generale la tracciatura si è dovuto avvalere in più di un’occasione del cronometro per spareggiare gli atleti, sicuramente non il massimo per scalatori e pubblico.
Janja Garnbret (SLO) ha rifilato più di dieci prese alla seconda classificata, Chaeyun Seo (KOR), che da pura cordista si è tramutata in polivalente dopo le olimpiadi. A parità di punteggio con la Seo, troviamo Brooke Raboutou (USA) in terza posizione e Laura Rogora in quarta, tutte spareggiate dal tempo impiegato. La semifinale con troppi top non ha certo aiutato la scrematura in finale, obbligando a ricorrere al cronometro. Camilla Moroni e Giorgia Tesio, reduci da una buona semifinale nel boulder, hanno conquistato il pass per le semi ed hanno ultimato la loro prova rispettivamente quindicesima e diciottesima. Ad un passo dalle semi troviamo a Claudia Ghisolfi, trentesima, mentre la giovanissima Savina Nicelli termina cinquantanovesima.
Negli uomini l’americano Colin Duffy (USA) ha scritto la storia, diventando il primo a vincere l’oro in due specialità diverse all’interno della stessa gara di coppa del mondo. Dopo il successo nel boulder, Colin ha bissato vincendo sia la semi che la finale nella lead, mettendo gran chiarezza sul lavoro fatto a casa. Gara fotocopia per l’argento ed il bronzo, anche loro spareggiati dal tempo: Ao Yurikusa (JPN) e Jesse Grupper (USA), entrambi volti nuovi del circuito. Le semifinali tricolore non sono certo mancate, come per le donne, e ben tre atleti si sono qualificati nella top 20: Giovanni Placci tredicesimo, Stefano Ghisolfi diciottesimo e Filip Schenk ventesimo. Subito alle loro spalle Marcello Bombardi, che conclude trentunesimo.
Fonte e cortesia foto IFSC
Alessandro Palma