
05 Giu COPPA DEL MONDO: ORO A BERTONE E LEE
TORNA LA GARNBRET E ONDRA
Coppa del mondo boulder a Praga, gli ori a Oriane Bertone e Dohyun Lee.
La coppa del mondo boulder è in full swing e i migliori interpreti del boulder mondiale incantano letteralmente il pubblico. Questa volta, per la quarta prova, il carrozzone della IFSC ha fatto tappa in Repubblica Ceca, a Praga. Il gruppo della nazionale azzurra si è presentato in grande spolvero con il capitano Gabriele Moroni pronto a trovare la via per il risultato tanto atteso, dimostrando di essere ancora la punta di diamante del movimento. Se, da un lato, ogni appassionato sognava il ritorno del Puma di Novara, molti si chiedono che fine abbiano fatto i giovani e come mai non vengano convocati nel massimo circuito, provando a costruire il futuro del Bel Paese che compete.
Tra le file femminili, Oriane Bertone (FRA) ha conquistato l’oro e ha conquistato ancor di più il pubblico, dimostrando capacità e regalando emozioni a catinelle. Secondo gradino del podio per la living legend Janja Garnbret (SLO), rientrata alle competizioni con la leggerezza che l’ha sempre contraddistinta. Flavy Cohaut (FRA) ha concluso il trittico dei metalli, centrando una bella medaglia che dà da pensare riguardo al metodo di lavoro francese. Concludono la finale Miho Nonaka (JPN), l’intramontabile Stasa Gejo (SRB) e Futaba Ito (JPN). La ragazza d’oro Giorgia Tesio porta in alto il tricolore e conquista la semifinale, concludendo dodicesima. Ottime performance anche per Laura Rogora (venticinquesima) e Giulia Medici (trentunesima).
Uno splendido Dohyun Lee (KOR) ha sbaragliato la concorrenza maschile, mettendo dietro tutti i migliori boulderisti del momento. A distanza di qualche tentativo, complici i blocchi molto scalabili, il sempreverde Adam Ondra (CZE) ha agguantato l’argento, seguito a ruota da Mejdi Schalk (FRA), che allunga il suo primato nella classifica overall. Seguono Yoshiyuki Ogata (JPN), Yannick Flohé (GER) e Jan Luca Posch (AUT) alla sua prima finale. Per la prima volta in diversi anni, abbiamo assistito ad una finale con sei atleti di sei diverse nazioni. Il rientrato Gabriele Moroni sfiora la semi e conclude venticinquesimo davanti a nomi altisonanti, mentre Marcello Bombardi si ferma al settantunesimo posto.
Fonte e cortesia foto IFSC
Alessandro Palma