16 Giu Deep Water Solo a Siracusa
Quando si era iniziato a parlare di Deep Water Solo dalle parti di Siracusa, non si poteva di certo immaginare che da lì a qualche anno sarebbero arrivate le telecamere a riprendere top climbers di fama impegnati sulle scogliere della città. Eppure così è successo e si pensa che possa essere qualcosa che smuoverà veramente le coscienze e farà di questo posto una nuova location di una certa importanza. Dopo il San Vito Climbing Festival, si torna dunque a parlare di Sicilia e delle sue potenzialità in arrampicata. Uno sviluppoo che può essere per superiore alla sola questione sportiva.
DEEP WATER SOLO A SIRACUSA
di Roberto Zampino
Il caldo siculo, la terribile afa estiva che raggiunge picchi desertici é spesso un motivo più che ragionevole per non avvicinarsi alla roccia. A parte qualche falesia in ombra (qualche nuovo gioiellino é appena stato chiodato), il resto della roccia siciliana nei mesi estivi diventa un forno di pietra per cuocerci la pizza.
10 anni fa, il Gruppo Roccia Siracusa, spinto dal desiderio di scalare anche a temperature africane, decise di cimentarsi nel Deep Water Solo. Senza sapere che questo fenomeno stava prendendo piede contemporaneamente anche negli UK grazie a personaggi come Mike Robertson e successivamente Neil Gresham, i ragazzi siracusani iniziarono ad arrampicare sugli scogli. Grazie inizialmente a Simon Alberto Piera e Riccardo Lentini, il DWS a Siracusa incominciò a strutturarsi. Le coste del siracusano presentano una conformazione rocciosa solida e idonea a questa disciplina, inoltre il facile accesso consente di praticare la scalata anche senza l’utilizzo di un mezzo marino.
Proprio queste caratteristiche hanno solleticato l’interesse Neil Gresham che con Epic Tv sta girando un film sul DWS nel mondo. 6 episodi che tratteranno questa disciplina sia storicamente sia da un punto di vista sportivo e psicologico. Tra le mecche del DWS non potevano mancare Maiorca, il Vietnam, lo UK e anche Siracusa ha avuto l’onore di essere stata presa in considerazione. La troupe cinematografica "Polished Project", accompagnata dal fotografo Roberto Zampino e i climbers locali, hanno scoperto una parte della Sicilia unica e affascinante. Si tratta della scogliera che costeggia tutta la cittá, ormai accessibile dalla pista ciclabile che collega la parte bassa di Siracusa con quella alta. La scogliera lunga 6 km presenta molte grotte e cale spesso visitate dai tour turistici tramite barche. Il tutto si é svolto principalmente in 3 locations. La prima accessibile dalla traversa del “Bar Tunisi” – grotta di 15/17 metri con acqua profonda. Qui è stata fatta la first ascent di un 7c+/8a su pomelli e canne pendenti da un tetto lungo 3 metri. Il secondo spot è un arco al termine della pista ciclabile, visibile dal mare ma difficile da trovare se non lo si conosce. Con un fuori strada si può parcheggiare in prossimità e le vie che solcano i bordi dell’arco sono assolutamente estetiche e psicologiche. Anche qui molte delle vie sono sicure tranne qualche partenza e qualche bella linea assolutamente sconsigliata a causa di massi che affiorano dall’acqua. Il terzo spot chiamato Cannone e a poche decine di metri dall’arco in direzione nord, unica delle falesie elencate ad andare al sole nel pomeriggio. Belle vie lunghe e divertenti dal 6a all’8a . Tra granite di mandorla, che hanno fatto uscire fuori di testa i climbers stranieri, e la roccia a strapiombo su un mare cristallino, i 4 giorni di riprese hanno dato i loro frutti. Il film uscirà dopo dicembre, in episodi per Epic TV e come elaborato unico per i festival del cinema di settore. I protagonisti dell’episodio siracusano sono stati ovviamente Neil Gresham, Mike Robertson, famoso anche per aver scalato per protesta la Torre Eiffel e Christian Leube, uno scalatore austriaco ma residente a Siracusa.
Le linee salite sono state molte e di difficoltà varia. Molti 6b/c di riscaldamento così come bellissime vie di 7b+, 7c e 7c+, con passaggi su tetto a 15 metri di altezza. Vie da brivido e sangue freddo insomma. Le potenzialità per questo tipo di disciplina, così come dell’arrampicata in generale nel siracusano, sono ancora infinite. Il potenziale di Siracusa sta principalmente nella combinazione perfetta di roccia di qualità , vicinanza (tutte le falesie sono a massimo 20/25 minuti di macchina) e l’unicità della città di Siracusa la quale non cessa di far innamorare i suoi visitatori.
Il DWS può essere praticato direttamente in città sfruttando la pista ciclabile si raggiungono a piedi tutte le migliori falesie e grotte. Un espresso o una famosa granita e via a scalare. Anche il fortissimo Daniel Jung ha visitato le falesie siracusane prima dell’inizio delle riprese, divertendosi e abbronzandosi un pò.
La promozione di questo tipo di turismo sicuramente potrebbe aiutare l’economia locale che verrebbe giovato dalla presenza dei climbers nel territorio e la salvaguardia degli ambienti che sarebbero rivalutati dalle amministrazioni e possibilmente protetti o almeno ripuliti dai molti rifiuti che sono stati abbandonati nelle prossimità. Tuttavia il timore dei local è che la quiete e la bellezza della roccia siracusana diventi una nuova Kalymnos. Qui nessuno vorrebbe fare la fila per provare un tiro.
Il DWS rimane un’attività molto particolare e potenzialmente molto pericolosa. Si deve sicuramente farla accompagnati e sotto la supervisione di persone preparate e capaci di aiutare chi avesse bisogno, tanto su roccia che in mare.
Per le foto ed il testo si ringrazia www.robertozampinophoto.com