SCARPA: RIBELLE RUN - Up-Climbing

SCARPA: RIBELLE RUN

Ribelle Run. Il nome scelto per questo modello ne anticipa già il carattere: sfrontate (se si può attribuire questo aggettivo a un paio di scarpe), audaci, che non temono alcun tipo di terreno – a patto che le si faccia “andare”.

Scarpa, orgogliosa per l’uscita del suo ultimo gioiello della linea Trail Running, sul proprio sito sottotitola così le Ribelle: Per eroi del trail e skyrunning. Effettivamente in questa stagione abbiamo avuto modo di osservare le Ribelle ai piedi di alcuni tra i più talentuosi skyrunner in circolazione, ma questo non significa che il prossimo eroe che le calzerà non possa essere proprio tu… Prima dell’acquisto però, è importante capire verso quale bacino di runner è rivolto il modello, e quali sono i dettagli tecnici che lo caratterizzano maggiormente.

Niente paura, basta leggere quanto segue per farsi una buona idea su questo accattivante paio di scarpe che sta conquistando i cuori (e i piedi) di molti corridori off-road.

Le Ribelle Run sono state studiate per dare il meglio di sé su percorsi sky e trail di media distanza, dove il terreno diventa molto difficile: vedi ghiaioni, fondi rocciosi, sentieri ripidi, in generale tutti quei terreni dove si richiede ottimo grip e controllo della corsa. Sicuramente le Ribelle Run sono il modello più tecnico dell’azienda Scarpa.

La prima cosa che noterete, una volta aperta la scatola, è la rifinitura particolarmente curata della tomaia. Tale tecnologia è denominata Sock-Fit LW e, oltre ad apparire molto accattivante a livello grafico, sul piano pratico garantisce un grande comfort grazie all’avvolgimento preciso e omogeneo del piede, oltre che a una buona dose di robustezza tramite i suoi rinforzi termosaldati. L’allacciatura è fast con sistema autobloccante per dimenticarvi delle stringhe, mentre la suola in mescola Presa® ha un disegno del battistrada “aggressivo” (tipico delle scarpe destinate ai terreni difficili) con tasselli da 4mm.

Gli inserti in EVA, elemento principale che garantisce ammortizzazione, sono presenti sia sull’inserto del tallone che nell’intersuola. Tali inserti risultano comodi quando la fatica (conseguente alla distanza o alle difficoltà affrontate) inizia a farsi sentire, ma assolutamente non interferiscono con la reattività che caratterizza il modello. Per ulteriori specifiche tecniche – compresi i dettagli delle varie tecnologie impiegate – vi rimando al sito ufficiale, questo è il link diretto: Ribelle Run.

Lasciamoci alle spalle i dettagli tecnici e arriviamo alla prova sul campo. La scarpa utilizzata per il test è un 43 ½, peso alla bilancia 315g: davvero leggera!
Inizialmente ero perplesso riguardo l’allacciatura fast, ma dopo le prime uscite ho dovuto ricredermi, complice probabilmente la tomaia ben sviluppata che si presta particolarmente bene a questo tipo di chiusura. Ad ogni modo, nel caso preferiate le stringhe, non temete perché nella scatola sono presenti anche loro – anche se il mio consiglio è quello di aspettare le prime uscite prima di fare la vostra scelta.

Come dicevo, superato questo iniziale dubbio sull’allacciatura, ho notato come la scarpa avvolga particolarmente bene il piede permettendo appoggi precisi soprattutto sui terreni più sconnessi e rocciosi, lasciando come unica preoccupazione quella di “spingere” sempre di più. La suola ha un ottimo grip sia sui terreni viscidi del bosco che su quelli rocciosi, l’importante è che non siate indecisi nell’appoggio ma che vi fidiate sempre delle vostre capacità tecniche.

Come avrete intuito, le Ribelle Run sono un modello adatto a chi cerca una prestazione medio-alta in montagna. Se durante le corse brevi si possono perdonare quasi tutti gli errori di appoggio del piede (gli inserti in EVA servono anche a questo, no?), appena si allungano le distanze ecco che diventa consigliata una buona (quantomeno discreta) base di tecnica di corsa. Quest’ultimo aspetto vale soprattutto in discesa, quando la rullata è ottima per una corsa leggera e scattante, ma come detto in precedenza deve essere controllata da un “buon piede”.

Ritengo che le Ribelle Run siano un modello particolarmente indicato per lo skyrunning; se il vostro approccio all’uscita in montagna è più “rilassato”, oppure prediligete giri lunghi o lunghissimi, meglio orientarsi su altre scarpe piuttosto che su queste così specifiche.

Infine ci tengo a riportare, a titolo puramente personale, la gioia a fine corsa di essermi confrontato con un paio di scarpe decisamente tecniche ma che allo stesso tempo riescono a perdonare gran parte degli errori di postura – ebbene sì, un comune runner di montagna come me inevitabilmente appoggia il piede nei modi più irregolari possibili. “Tecnico” e “ricercato” quasi sempre non sono sinonimo di facile accessibilità, ma con questo modello l’azienda Scarpa ha saputo unire diverse caratteristiche apparentemente opposte tra loro – fanno il loro peso in azienda i decenni di esperienza nello sviluppo di scarpe da trail running, oltre che il supporto di molti atleti campioni nel settore.

Le Ribelle Run sono delle scarpe dal carattere puramente alpino, adatte a qualsiasi terreno tecnico e pronte a supportarvi nelle più eccezionali gare skyrunning. Sarà che uno dei suoi ideatori è Marco De Gasperi, attuale detentore di alcuni tra i FKT più duri sulle Alpi?
No, non c’è bisogno di correre fino alla cima dell’Ortles per sfruttare le Ribelle Run, se avete letto bene la mia recensione allora avete imparato che esse non disdegnano i percorsi trail più facili fino alla media lunghezza, anzi: proprio in questi tracciati vi renderete conto dell’estrema velocità e reattività (e poliedricità) del modello!

Non resta che augurarvi un’estate e un autunno all’insegna dello skyrunning, se avete intenzione di fare un buon salto di qualità sulle scarpe da corsa, o mantenere uno standard alto nelle vostre uscite, le Ribelle Run sapranno essere all’altezza delle vostre aspettative.

Tester: Gabriele Ghisalberti
Testo: G. Ghisalberti & Claudio Regazzoni
Foto: Alberto Orlandi

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