SCARPA: PROTON XT GTX - Up-Climbing

SCARPA: PROTON XT GTX

Studiate per macinare chilometri nei trail lunghi e lunghissimi, ma ideali anche per attività più brevi in ottica fast & light, le PROTON XT GTX si rivelano delle ottime compagne d’avventura per affrontare le fredde uscite invernali e gli insidiosi terreni durante le stagioni piovose.
 
Robuste e carrozzate al punto giusto, il modello massimalista di casa Scarpa è la versione zero pensieri e tutto comfort amata dai trail runner che durante le loro uscite vogliono pensare a correre e a nient’altro che a correre. Senza preoccuparsi troppo delle ore che trascorreranno sui sentieri, delle condizioni meteorologiche sfavorevoli, o del tipo di terreno che si troveranno sotto ai piedi… a patto, per quest’ultimo aspetto, che il terreno di gioco non sia troppo tecnico.
 
Ma andiamo con ordine e partiamo dal principio, ovvero dall’apertura della scatola in cui il mio prezioso paio di scarpe è stato confezionato. Estraggo una scarpa, la soppeso e facendo forza con entrambe le mani provo a comprimerla. La prima sensazione è quella di estrema robustezza, data soprattutto dall’importante intersuola, dalla tomaia in membrana Gore-Tex e dai numerosi inserti che conferiscono una struttura protettiva alla scarpa.
 
L’attenzione si sposta quindi al battistrada e proprio qua trovo conferma riguardo la vocazione delle Proton XT verso i trail invernali. Non importa se sul vostro percorso troverete acqua, fango o neve, i tasselli da 5 millimetri vi garantiranno sicurezza e controllo della corsa, mantenendo un buon compromesso tecnico anche sui terreni asciutti. A tal proposito risulta interessante il disegno dei tasselli, tanto che sul sito ufficiale Scarpa (che trovate a piè di pagina) si può trovare un’utile schema che divide il battistrada nelle sue quattro zone.
 
Ottima anche l’ammortizzazione, che verrà confermata dai test sul campo. Gran parte del merito va all’intersuola in EVA e ai due preziosi inserti in essa integrati (sempre in EVA), rispettivamente uno per il tallone e l’altro per l’avampiede. Nella confezione inoltre non troverete la solita soletta, in quanto Scarpa fornisce una soletta marcata “Ergonomic Fit”, divisa in due parti dove su quella del tallone si trova nuovamente materiale EVA. Più ammortizzazione di così…
 
Per quanto riguarda la protezione, possiamo citare il puntale rinforzato, comunemente presente nei modelli da trail protettivi, e lo shank ergonomico per il supporto antitorsione – e voi chiederete, cos’è? Non preoccupatevi, vi basti sapere che grazie a questo supporto la maggior parte delle torsioni (anche quelle delle caviglie) diventerà un lontano ricordo.
 
Ma passiamo all’azione, ovvero ai test sul campo.
 
Indosso le scarpe e, una volta stretti i lacci, la tomaia fascia perfettamente il mesopiede, offrendo quella piacevole sensazione di vestibilità che non sarà nuova per chi ha già corso coi modelli dell’azienda Scarpa. La linguetta è morbida e dona ulteriore comfort, raccolgo quindi i lacci nell’apposita tasca e inizio a correre.
 
Ecco riassunte le quattro caratteristiche principali delle Proton XT GTX, raccolte sulla base delle prime uscite per un totale di circa 150 km di trail.
 
Protezione. La tomaia robusta e ben strutturata dà una sensazione di estrema protezione dal primo all’ultimo chilometro di corsa, anche e soprattutto sulle lunghe distanze.  Il già citato supporto antitorsione, posto tra l’intersuola e il battistrada, può dare una sensazione di rigidità ma allo stesso tempo verrà apprezzato sui terreni più irregolari. Mi sono sorpreso positivamente nell’affrontare discese molto sconnesse (quelle con pietrame grosso, dove il piede cambia appoggio ad ogni passo) a tutta velocità, mentre i miei compagni erano impegnati a non perdere il controllo e la stabilità di corsa.
 
Grip. Ne abbiamo parlato poco fino ad ora, ma la suola Vibram® Megagrip fa veramente la differenza su ogni tipo di terreno: erba, fango, roccia, non si potrebbe chiedere miglior tenuta alle Proton XT. Test riuscito anche sulla neve, uno dei terreni prediletti di queste scarpe. 
 
Ammortizzazione. A chi non interessa salvaguardare le proprie articolazioni? Più le distanze si allungano, più inesorabilmente le nostre gambe tenderanno a consumarsi. Grazie alla massiccia intersuola in EVA, il cushioning diventa una delle qualità chiave di questo modello. State pur certi che al termine dei vostri allenamenti lunghi e lunghissimi, i tempi di recupero saranno molto rapidi.
 
Comfort. Il test sul campo conferma le sensazioni avute durante la calzata di prova. Il piede, nonostante un’impostazione rigida dello chassis, trova all’interno della scarpa spazi confortevoli e una morbidezza decisamente piacevole.Penso di aver trovato nelle Proton XT una delle conchiglie più morbide di sempre, tanto da sentirmi fin quasi troppo “coccolato” da queste premurose scarpe.
 
Abbiamo terminato i test sul campo, ma prima di salutarci vorrei lasciare uno specchietto che riassume i pro e i contro descritti fin’ora.
 
Le Proton XT GTX sono le scarpe da trail ideali per chi cerca un modello solido e indistruttibile (veramente, sono così robuste che penso possano durare in eterno). Le condizioni migliori dove poterle sfruttare sono i trail invernali e, grazie alla loro stabilità e super ammortizzazione, verranno apprezzate dagli utenti che si dedicano ai trail lunghi e lunghissimi.
 
Veramente consigliate per chi cerca comodità e relax, soprattutto dopo molte ore di utilizzo. Il comfort assoluto è stato gradito anche nei trail più brevi e, vista la struttura robusta della scarpa, non abbiamo problemi nel dirvi che le Proton XT (con o senza membrana GTX) possono essere utilizzate persino per praticare tutto l’ampio spettro delle attività fast & light. 
 
Verso chi non è rivolto questo modello? Esso è sostanzialmente pesante e non adatto sia per trail veloci che tantomeno per sparate verticali, insomma per quelle occasioni in cui c’è bisogno di una scarpa agile che aiuti a spingere sull’acceleratore.
Inoltre la suola poco flessibile, punto di forza per chi cerca una facile stabilità, si rivela inevitabilmente anche poco sensibile, rendendo le Proton XT poco adatte a trail tecnici, dove in pratica c’è il bisogno di “sentire” il terreno sotto ai piedi.
 
Questo è tutto, gente. Il mondo della corsa in montagna è in continua evoluzione, ogni anno ci troviamo di fronte a modelli che coprono porzioni di mercato sempre più specifiche. La difficoltà spesso consiste nel sapersi orientare in questo mondo fatto di molteplici settori, che spingono talvolta a focalizzare la nostra attenzione su qualche modello troppo tecnico che, in fin dei conti, non riusciremo a capire o a sfruttare del tutto. Ovviamente godetevi la montagna come preferite, ma se volete trascorrere le vostre avventure outdoor in tutta semplicità e spensieratezza, allora le Proton XT fanno al caso vostro.
 
C. Regazzoni

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