
10 Feb Soudain Seul, il secondo 9A boulder al mondo!
L’attesa proposta per il blocco più duro di Bleau e il più duro al mondo con Burden of Dreams!
Abbiamo riportato ieri la news strepitosa con protagonista Simon Lorenzi, autore della FA di The Big Island Assis, il progetto più estremo e famoso della foresta di Fontainebleau.
Sulla base dei pareri di diversi boulderisti top che l’hanno provato negli anni, era già ben chiaro che questo potesse essere uno dei boulder più duri al mondo, anche senza dover disquisire sul grado preciso, cosa che Lorenzi non ha riportato nel suo stringato annuncio della first ascent.
Sempre su Instagram, il belga ha riportato ora un nuovo post in cui racconta qualche dettaglio in più, incluso il nuovo nome con cui ha battezzato questa linea, Soudain Seul, e un suggerimento sulla difficoltà.
Ecco infatti quanto Simon ha scritto:
“Ho iniziato a pensare a questo boulder subito dopo la mia rapida salita di “big island”. Due mesi dopo sono tornato a Font per due settimane. Nonostante il maltempo ho passato più tempo possibile sul masso cercando di capire i movimenti e collegare le sezioni. Mi ci sono volute 6 sessioni per superare la prima parte. È complicato e non ero abituato agli agganci di ginocchio, quindi è stata la parte più complicata per me.
Alla fine del viaggio ero pronto a fare dei veri tentativi. L’ultimo giorno sono caduto due volte per andare alla tacca alla fine e ho pensato “Sono così vicino in soli 8 giorni. È difficile ma non più difficile dell’8c+”.
I seguenti eventi hanno mostrato che non ero così vicino. Una settimana dopo sono tornato per due giorni ed ero davvero fiducioso. Ma c’era sempre un problema e ogni soluzione che trovavo aggiungeva un nuovo problema da risolvere. Mi ci sono volute 15 sessioni in più per risolvere i problemi e trovare quanti più dettagli possibili per ridurre la mia spesa energetica nella prima parte. Anche il giorno della salita ho trovato utili nuovi piccoli trucchi per il mio metodo. Alla fine mi ci sono volute circa 25 sessioni, che è molto più di quanto mi aspettassi.
Mi è piaciuto tutto il processo e la battaglia per la FA con Camille Coudert e Nico Pelorson è stata davvero fantastica. Abbiamo trascorso molte giornate memorabili al masso ridendo e spingendoci a tentare duramente.
Riguardo al grado, sento che è qualcosa tra un duro 8c+ e un 9a. Non so se è 9a perché non ho abbastanza esperienza per dirlo e non ci sono altri 9a di quello stile da confrontare. Sembra che gli altri ragazzi che l’hanno provato propendano di più per il grado 9a ma nessuno lo sa davvero. Dopo tutte le riflessioni 9a sembra essere il grado appropriato per dove si trova il nostro sport ora. Avere un nuovo tipo di riferimento in un livello è qualcosa di importante in arrampicata. Ciò spinge ulteriormente lo sport e aggiunge anche un nuovo punto di confronto in questo grado. Come sempre il tempo e le ripetizioni ci diranno!”
Si tratta quindi del secondo 9A nella storia del boulder, dopo l’ancora irripetuto Burden of Dreams, liberato da Nalle Hukkataival nel 2016.
A dire la verità è la seconda volta che viene proposto il secondo 9A al mondo: a parte il gioco di parole, in effetti tale proposta fu avanzata nel gennaio 2019 per No Kpote Only, boulder liberato da Charles Albert sempre a Fontainebleau. Questa linea fu ripetuta nel marzo dello stesso anno dallo strepitoso Ryohei Kameyama, che se ne aggiudicò la salita in pochissime sessioni e propose un cauto 8C+/9A. A ottobre 2020 ci ha pensato però Nico Pelorson a tagliare la testa al toro: scoprendo nuovi metodi, salì anche lui la linea di Albert e la valutò 8C!
Burden of Dreams è tornato ad essere l’unico blocco di grado 9 al mondo… fino all’altro ieri, con la first ascent di Soudain Seul. Tuttavia, come afferma Lorenzi, la parola definitiva spetta ai futuri climber che riusciranno nell’impresa.
Fonte: Instagram