8000 invernali: azione per Hervé Barmasse e David Göttler - Up-Climbing

8000 invernali: azione per Hervé Barmasse e David Göttler

Non c’è molto movimento sugli 8000 quest’inverno. Un po’ d’azione solo per Hervé Barmasse e David Göttler al Nanga Parbat.

I due alpinisti sono da poco rientrati al campo base dopo aver trascorso quattro giorni e tre notti sulla parete Rupal, salendo lungo la via Schell.

Il primo giorno d’ascensione sono riusciti ad avanzare senza problemi fino a 5000 metri, dove hanno piantato il primo campo. Durante il secondo giorno di salita hanno raggiunto una zona ripida della parete intorno a 5600 metri di quota. Barmasse racconta: «Qui sono concentrate le difficoltà di questa via. Le condizioni cambiano. O ghiaccio talmente duro che picche e ramponi faticano a far presa… o neve come zucchero sino alla vita. Inevitabilmente la nostra marcia rallenta. Poco importa… il panorama che gustiamo merita il tempo di esser contemplato. Ci diamo il cambio da primi di cordata e dopo un ultimo faticoso tiro e in poco più di 5 ore raggiungiamo la cresta. David passa davanti e su una lastra di vetro raggiunge quello che chiamano campo 2».

Il campo 2 si trova a 6200 metri. Lì Barmasse e Göttler hanno trascorso una prima notte, un giorno intero di maltempo e una seconda notte particolarmente difficile a causa del freddo e del vento. Il quarto giorno, venerdì scorso, gli alpinisti sono riusciti a rientrare al campo base malgrado le condizioni difficili. Purtroppo il brutto tempo ha messo fine bruscamente a questo primo tentativo di progressione della cordata.

Sempre a causa del maltempo, o meglio delle sue conseguenze (tanta neve e pericolo valanghe), anche i pretendenti all’invernale del Manaslu sono fermi. Simone Moro, Alex Txikon e compagni si trovano a Samagaun, in fondovalle, in attesa di “tempi migliori”. Sul Manaslu, o meglio alle sue pendici, ci sono anche altri alpinisti, però in questi giorni nessuno è riuscito a salire molto più in alto del campo 1. 

MR. Fonte social network degli alpinisti.

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