Brothers in arms, 1200 m, 7a, A2, 90° - Up-Climbing

Brothers in arms, 1200 m, 7a, A2, 90°

Si chiama Brothers in arms la via aperta in stile alpino da Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e David Bacci sul Cerro Torre tra il 25 e il 27 gennaio 2022.

«Brothers in Arms è la via più bella, più importante e più difficile che abbia mai salito in vita mia. Una linea nuova ed evidente, in puro stile alpino, che si snoda per gran parte della parete est, per poi terminare sulla nord del Cerro Torre» spiega Matteo Della Bordella. «Ancora faccio fatica a rendermene conto. Ci sono milioni di montagne al mondo, ma il Torre è il Torre. Nessuna montagna potrà mai essere come il Cerro Torre e chiunque ci sia stato sotto o l’abbia visto anche solo da lontano capisce perfettamente cosa intendo dire».

Brothers in Arms è il punto di arrivo di un cammino in Patagonia iniziato da Matteo Della Bordella e Matteo Bernasconi undici anni fa. «È la via che avrebbe dovuto essere l’apice del nostro percorso insieme come amici, come alpinisti e come cordata», commenta Della Bordella.

Brothers in Arms è stato anche il grande sogno di Matteo Pasquetto: «Con lui ho condiviso i primi veri tentativi sulla via. Tentativi decisi e ricchi di esperienze forti per entrambi, in due, con condizioni non ottimali, sull’immensa parete Est».

«Brothers in Arms non è solo un sogno, ma una ragione di vita, qualcosa in grado di dare un senso alle nostre esistenze. Per me ed anche per i miei compagni David Bacci e Matteo De Zaiacomo, i quali sono stati eccezionali. I quali si sono fidati di me quando gli ho chiesto di fidarsi e invece hanno preso il comando della situazione quando gli ho chiesto di prenderlo. È stata una via che ci ha portato al limite delle nostre capacità e forse anche un po’ oltre. Conoscenza e preparazione, fiducia reciproca, coraggio e fortuna sono stati i quattro ingredienti magici che ci hanno permesso di realizzare questa via, per me incredibile».

«Più volte, in quei giorni, ho rivisto Matteo Pasquetto scalare quei tiri come tre anni prima col suo inconfondibile sorriso sulle labbra e il suo entusiasmo. Quante volte mi sono immaginato Berna in sosta, infondermi la calma necessaria nei momenti più critici. Pensando ai due Mattei in cima mi veniva da piangere. Piangere dalla felicità per aver realizzato il nostro grande sogno, piangere perché avrei voluto fossero lì con me, David e Giga (De Zaiacomo) in quel momento» conclude Della Bordella.

«Aver festeggiato il mio compleanno in parete, sul Cerro Torre, è stato incredibile» racconta De Zaiacomo. «Riuscire, alla mia prima esperienza patagonica, nella realizzazione di una salita di questa portata ha rappresentato la ciliegina sulla torta. Già solo salirvi in cima è un evento raro e le pochissime vie che la raggiungono dimostrano che di fatto rimane la montagna più difficile».

La nuova via corre in gran parte sulla parete est. Superato il Diedro degli Inglesi, passa in parete nord per raggiungere la vetta del Cerro Torre. Gli ultimi 300 metri di salita sono in comune con LA NORTE di Tomás Aguiló e Korra Pesce. Il gruppo dei Ragni, seguendo Pesce e Aguiló sulla nord, ha ripetuto l’ultima porzione della loro linea a… cinque minuti dalla sua apertura! La lunghezza totale della via è di 1200 metri, 30 tiri, difficoltà massima in libera di 7a, difficoltà massima di artificiale di A2 e difficoltà massima di ghiaccio di 90 gradi.

 

MR. Fonte comunicato stampa.

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