02 Ago Latok I: il rientro del team italiano
Maltempo e pericoli oggettivi enormi sul percorso sono state le costanti della sfortunata spedizione italiana che aveva come obiettivo l’inviolata cresta nord del Latok I 7145m nel Karakorum pakistano.
Prima della definitiva rinuncia, Ermanno Salvaterra, Andrea Sarchi, Cesare Ravaschietto, Marco Majori e Bruno Mottini sono riusciti ad arrivare a circa 5300m, superando alcuni tratti abbastanza ostici e portando materiali e viveri per proseguire sulla lunghissima cresta.
Secondo il sito www.sportmilitarealpino.it Il team ha aperto un itinerario di 12 lunghezze e difficoltà fino a 7a su una parete nei pressi del campo base.
La cima del Latok I è stata raggiunta la prima ed unica volta nel 1979 dalla squadra giapponese capitanata da Naoki Takada che salì dal versante sud.
La cresta nord presenta un condensato di difficoltà su ogni terreno: roccia estrema, misto complesso e particolari incrostazioni di neve strapiombante che rendono in certi tratti la progressione paragonabile a quella sulle vertiginose meringhe patagoniche; il tutto per più di 2500 metri di sviluppo e ad una quota notevole.
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Fonte e foto: www.sportmilitarealpino.it