NORMALE MONTE BIANCO: CHIUSI I RIFUGI - Up-Climbing

NORMALE MONTE BIANCO: CHIUSI I RIFUGI

Il sindaco di Saint-Gervais impone uno stop a causa delle condizioni pericolose

Sono chiusi da oggi, 5 agosto i due rifugi sulla normale francese al Monte Bianco.

Sospensione dell’attività “fino a nuovo ordine” sia per il Refuge de Tête Rousse, situato a 3165 m presso l’omonimo ghiacciaio, che per il Refuge du Goûter, posto a 3815 metri di quota sulla cresta sommitale dell’Aiguille du Goûter.

Resta aperto solo il Refuge du Nid d’Aigle (2372 m), che si trova vicino al capolinea del Tramway du Mont-Blanc e che solo raramente è utilizzato come base di partenza per l’ascensione del Monte Bianco (ca. 2500 m D+ a partire da questo rifugio).

La via normale francese al Monte Bianco comprende un “passaggio obbligato” sempre pericoloso: si tratta del famigerato Grand Couloir dell’Aiguille du Goûter, che occorre traversare alla sua base e poi fiancheggiare lungo la sinistra orografica per accedere all’omonima Aiguille e al Refuge du Goûter. Il canalone è soggetto a scariche di pietre che si fanno progressivamente più intense e frequenti in determinate ore del giorno (specialmente dal primo pomeriggio alla sera) e in condizioni canicolari, oppure anche dopo le precipitazioni e il disgelo.

Le condizioni dell’alta montagna in questa estate 2022, estremamente calda e secca, sono tutt’altro che favorevoli. Le guide alpine hanno sospeso la vendita dell’ascensione al Monte Bianco per la via normale, perché il rischio di affrontare un passaggio come quello del Grand Couloir dell’Aiguille du Goûter è attualmente molto più elevato del solito. Tanto elevato da spingere Jean-Marc Peillex, sindaco di Saint-Gervais, a definirlo “mortale”.

Peillex, già noto per le sue provocazioni, aveva emesso due giorni fa un comunicato stampa in cui minacciava di istituire una “cauzione obbligatoria” di 15.000 euro (10.000 per i soccorsi, 5.000 per i funerali) a tutti gli aspiranti salitori alla vetta del Monte Bianco durante questo periodo canicolare estremo. «Vogliono fare l’ascensione con “la morte nel sacco”, e sia! Allora anticipiamo i costi di soccorso e sepoltura», afferma Peillex nel suo comunicato.

Fortunatamente la legge rende impossibile l’applicazione di un provvedimento tanto estremo, ma non può impedire al Comune di Saint-Gervais di imporre la chiusura dei rifugi e in questo modo impedire di fatto la pericolosa ascensione, dato che il bivacco sulla via normale è vietato.

Certo, è sempre possibile salire in giornata, ma nessuno degli alpinisti esperti e allenati che sarebbero in grado di affrontare l’ascensione dal fondovalle (3400 m o 3800 m D+ in funzione del punto di partenza) si sognerebbe di impegnarsi su questa via nelle condizioni attuali!

In copertina: l’Aiguille du Goûter. Foto Michiel Annaert-unsplash

Fonte mairie.saintgervais.com

MR

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