
05 Lug Nanga Parbat, i valdostani in vetta
Domenica 3 luglio 2022 i valdostani in spedizione sul Nanga Parbat hanno raggiunto la vetta.
La cordata formata da Roger Bovard, Marco Camandona, Emrik Favre, Jerome Perruquet e Pietro Picco è partita alle 5 ora locale (2 ora italiana).
Marco Camandona ha raggiunto la vetta alle ore 10.30 ora locale (7.30 ora italiana) del giorno 4 luglio, conquistando così il suo undicesimo Ottomila.
Tutti gli altri componenti del gruppo (Pietro Picco, Roger Bovard ed Emrik Favre) hanno raggiunto la vetta, con i propri tempi, tra le 6 e le 8 del mattino ora italiana.
François Cazzanelli è partito dal campo base più tardi rispetto al resto del gruppo, alle ore 11.30 (ora locale), ed è salito in vetta in 20 ore e 20 minuti, riposando solo 4 ore al campo 3. Cazzanelli e Perruquet, guide alpine della Società Guide del Cervino, erano entrambi in vetta alle ore 7,50 ora locale (4,50 ora italiana).
Gli alpinisti hanno adottato una strategia di salita diretta, senza pernottare nei campi intermedi e partendo dal CB a quota 4200 metri, riposando solo qualche ora al C3. L’ascensione è stata realizzata da tutti senza l’ausilio di ossigeno supplementare. La via era stata attrezzata dagli sherpa solo fino al C3 (6850 m), pertanto da tale quota si sono mossi su un terreno d’alta quota non “addomesticato”.
Al gruppo di alpinisti valdostani si è aggregato il peruviano Cesar Rosales arrivato in vetta con Cazzanelli e Perruquet. Solo Cazzanelli e Rosales nella serata del 4 luglio sono rientrati al campo base, gli altri componenti della spedizione hanno preferito passare la notte al C3 e rientrare la mattina successiva.
La salita di tutti i componenti della spedizione arriva a pochi giorni dall’apertura della nuova via Aosta Valley Express sulla leggendaria parete Diamir del Nanga Parbat (8126 m) da parte di Cazzanelli e Pietro Picco.
Nei prossimi giorni il gruppo valdostano si riposerà e studierà la meteo valutando i prossimi obiettivi della spedizione: il Broad Peak e il K2.
«Il nostro pensiero – fanno sapere gli alpinisti – è rivolto a tutte le famiglie delle vittime coinvolte nell’incidente sulla Marmolada».