Nuova via ucraina alla parete SW del Makalu - Up-Climbing

Nuova via ucraina alla parete SW del Makalu

 
 
 
 
Il 23 maggio gli Ucraini  Serguey Bublik, Dmitry Venslavovsky e Vladimir Roshko  hanno raggiunto la cima del Makalu 8484 metri per una via parzialmente nuova  aperta sulla parete SW della montagna. 
 
La spedizione, composta da dodici alpinisti e diretta da Yuri Kruglov, è iniziata il 27 marzo con l’arrivo in Nepal da Kiev; il 7 aprile tutti i componenti del team sono arrivati al Campo base al Barun Glacier e lì si sono divisi in tre squadre che si sono date  il cambio nell’installare campi sempre più alti, fino all’ultimo a 7800 metri, in un vero e proprio assedio alla montagna durato circa 50 giorni.
 
Andrew Kijko, Maxim Perevalov e Vladimir Klebansky  sono arrivati  al campo 4 a 7500 metri dopo due giorni di sforzi e altri due  ne hanno impiegati per superare i 300 metri di dislivello fino al campo 5, poi Kijko – colpito da congelamenti ai piedi – e Perevalov  – da bronchite acuta –  sono dovuti scendere, sostituiti da altri compagni che nel frattempo li avevano raggiunti.
 
Dopo il non riuscito tentativo alla cima del 21 maggio di Sasha Zakolodny e  Serguey Pugachev, il  23 maggio Bublik, Roshko e Venslavovsky hanno approfittato delle (finalmente) ottime condizioni meteo e del rialzo delle temperature per il summit push.
 
Tra quota 8300 e 8400 m  gli Ucraini hanno dovuto superare una impegnativa parte rocciosa, per arrivare alla cresta sommitale, dove sono stati ulteriormente rallentati dalla profonda neve accumulata dal forte vento dei giorni precedenti.
 
Nel corso della salita è stato trovato il corpo di Jay Sieger, scomparso sulla montagna con Vladislav Terzyul nel 2004.
 
Alle 18.00 i tre hanno toccato la cima, da dove sono scesi  seguendo la via normale che nel frattempo era stata attrezzata interamente con corde fisse dagli sherpa di una spedizione commerciale.
 
Il Makalu è la quinta montagna più alta della terra, situato a circa 22 km a est dell’Everest.La sua cima fu raggiunta per la prima volta nel 1955 da Lionel Terray e Jean Couzy; è stato l’ultimo ottomila ad essere scalato in inverno, ad opera, nel febbraio del 2009, di  Simone Moro e Denis Urubko. Tre anni prima il francese Jean Christophe Lafaille vi aveva trovato la morte nel tentativo della prima invernale.
 
Fonte: Russianclimb (inglese) desnivel (spagnolo)
Foto: Russianclimb
 

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