Ripetizione di Osiride e Zapfenstreich total ice per Santi Padrós e compagni - Up-Climbing

Ripetizione di Osiride e Zapfenstreich total ice per Santi Padrós e compagni

Santiago Padrós e compagni hanno realizzato la probabile prima ripetizione in giornata di “Osiride” e la salita di “Zapfenstreich” in versione total ice (niente misto).

“Osiride” (Val di Gares) è una dura linea di misto (M10, WI5) aperta nel 2014 da Marco Bergamo, guida alpina e attuale gestore del Rifugio Scarpa. “Zapfenstreich” (Riva di Tures) normalmente è una doppia colata a frange che si scala con numerosi tratti su misto. Le linee originali, “Zapfenstreich” propriamente detta (M5, WI6+) e “Variante” (M7+, WI6), impongono movimenti molto diversi rispetto alla versione total ice scalata da Santiago Padrós e Alex Piazzalunga.

Di seguito il racconto di Santi.

Arriva febbraio, quest’anno sono in ritardo con i miei proietti e ho dovuto reinventarmi troppe volte, comunque sono lanciato in una settimana piena di obiettivi.

Dopo una giornata intensa con l’amico Ruggero Cora sul ghiaccio verticale, mi trovo a la sera in Gares con Andrea Gamberini e Raffaele Mercuriali. La cena a -5°C outdoor, birra in mano, promette un martedì simpatico.

Martedì 2 febbraio, senza troppa fretta, saliamo verso “3×3” con altri due ragazzi, noi però vogliamo affrontare una via di misto più a destra della classica della zona. La via in questione si chiama “Osiride (L’oscuro disegno di un bastardo…)”, un nome adatto a questi tiri molto diversi uno dall’altro! Un primo tiro total dry con una sezione veramente strapiombante, in traversata, che si conclude con un arrivo in sosta tecnico. Un secondo tiro con tre spit su roccia e una candela verticale, intensa e spettacolare. Il terzo tiro parte con due spit, dopo c’è una fessura in traversata a sinistra da proteggere su friends, impegnativa ma con buoni agganci, prima di raggiungere la bellezza dal ghiaccio. Infine un ultimo tiro di WI4+ in bellezza per sorridere a “Iside”.

Una via ambita e difficile. Probabilmente il nostro è stato il primo concatenamento in giornata di tutta la via, anche se non l’abbiamo fatto tutto da primi di cordata!

Mercoledì 3 febbraio conosco Alex Piazzalunga, lui quest’inverno e proprio lanciato. Puntiamo a Riva di Tures, li ce n’è da fare. Dal giorno in cui ho visto le foto della colonna di “Crazy Diamond” sono impazzito, innamorato, travolto dall’emozione, almeno voglio vederla prima che crolli… È così bella, svelta, docile, sottile, delicata, arghhh, va bè intanto rimane nel pensiero, lei è la morte! Capito? Amore proibito, irreale, alla portata di chi la può conquistare.

Incerti tra “Millennium” o “Zapfenstreich”, ci lanciamo alla fine sul muro di “Zapfenstreich”, dove vediamo diverse possibilità “incerte” di divertimento. Avvicinamento noioso con gli sci, sotto le vie abbiamo paura che crolli qualcosa e ci sistemiamo proprio a destra dei festoni per capire come gestire la situazione. Parte Alex gasato per una linea diretta sulla destra dal muro e con pazienza, precisione, amore, tatto, meditazione e tanta acqua riesce a liberare dal suo incantesimo una inimmaginabile linea tutta su ghiaccio, 50 metri di puro piacere verticale molto al limite dalla realtà! Io ripeto il tiro confuso, sotto l’acqua che cade dappertutto e cercando di indovinare come Alex sia riuscito a tirarsi su in questa cristalleria.

Dopo la calata tocca a me esprimermi nel mio ambiente. Nel lato sinistro della parete è appesa una candela bellissima, non capisco come affrontarla e mi lancio con tutto quello che abbiamo per provare a conquistarla. La pazienza e l’osservazione mi permettono con poche ma buone protezioni di alzarmi in forma di spirale intorno a questa gigantesca candela appesa, con solo due passaggi su roccia e riuscendo a uscire in alto in bellezza e precisione con un’allegria assoluta.

Questo inverno continua a sorprendermi per le sue caratteristiche, le Dolomiti e dintorni continuano a offrire nuove possibilità. Non è ancora finito: “Amore solo per te”, “Unicorno”, “The Secret” e altri progetti aspettano di essere saliti.

 

Informazioni e immagini fornite da Santiago Padrós.
Santiago Padrós ringrazia TRANGOWORLD e AKU.
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