Simon Gietl ripete “La perla preziosa” al Sass dla Crusc. - Up-Climbing

Simon Gietl ripete “La perla preziosa” al Sass dla Crusc.

 
Bella impresa a inizio agosto per l’altoatesino Simon Gietl – membro dell’alpineXtrem Team di SALEWA – che ha ripetuto  "La Perla Preziosa" la via tracciata (e salita redpoint) dalle Guide Alpine Nicola Tondini, Michele Zandegiacomo e Nicola Sartori nel 2008, dopo due anni di tentativi e ricognizioni sulla parete ovest del Sass dla Crusc, Dolomiti, Val Badia.
 
"La Perla Preziosa" si sviluppa  tra due tracciati classici, il Diedro Mayerl e la via Messner al Grande Muro, ed è nata con il "sogno di aprire una via in libera e in stile tradizionale" come i tre autori la descrissero lo scorso anno, al termine dell’impresa.

La via, 375 metri 8 tiri  difficoltà di IX+ pari a 7c+, è stata aperta utilizzando solo protezioni veloci, ad eccezione di due spit sul muro compatto del tiro chiave.

Ad inizio estate Simon Gietl  ha messo in cantiere il progetto. "Per me è sempre stato un tormento: il Sass dla Crusc è la montagna dei miei sogni, bella e impossibile" commentava Simon con alcuni amici pochi giorni prima della scalata "ho ripetuto molte vie tecniche e impegnative, ma la Perla Preziosa sembra essere in assoluto la più difficile di tutte".

Il 5 agosto Simon fa il primo tentativo. "All’inizio avevo molto freddo e facevo fatica a sentire gli appigli e gli appoggi" – commenta Simon – "e con la scarsa sensibilità alle mani non avevo un buon presentimento".
 
Fortunatamente i primi due tiri  sono facili –  6° grado –  e non appena inizia il terzo tiro,  di 8° grado, le cose volgono al meglio.
 
"Riesco a superare senza difficoltà i primi passaggi e ben presto capisco che sto vivendo una giornata fortunata" prosegue Simon "e così proseguo sempre più entusiasta sui tiri  successivi, pensando soltanto al passaggio seguente e non ai punti di assicurazione". 

Si riparte. I primi dodici metri non sembrano particolarmente difficili, ma ad attenderlo c’è un piccolo strapiombo piuttosto impegnativo e quindi il gran finale, una placca gialla, piena di schegge, che alla fine diventa nera come la pece

 "A poco a poco sento le braccia stanche, so di avere soltanto una possibilità, ma devo dare il massimo e questo pensiero mi sprona". 

 Dopo poche ore dalla partenza, raggiunge i  2825 metri della vetta del Sass dla Crusc. "Aver seguito la voce interiore che mi ha spinto per tutta la Perla Preziosa è stata un’emozione indescrivibile" ha detto Simon "in questa via dovevo saltare la mia ombra e sono fiero di averci provato: è una via davvero unica!".
 
Fonte : upclimbing
ms

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