Superpasqua in Dolomiti per i fratelli Riegler - Up-Climbing

Superpasqua in Dolomiti per i fratelli Riegler

 
 
 
L’alpinismo familiare di alto livello sembra di moda in questo periodo, così dopo le scorribande dei teutonici Huber in Antartide, dei baschi Pou in Argentina è la volta degli altoatesini Riegler, Martin e Florian, che hanno scalato a 3 giorni di distanza l’una dall’altra due vie speciali, per difficoltà esposizione e protezione: Caries sul Dente al Sassolungo e Zauberlehrling sulla Cima Scotoni. Caries è opera del compianto Karl Unterkircher con Adam Holzknecht nel 2003 e presenta difficoltà fino a 7c e chiodatura tradizionale. I Riegler l’hanno superata a vista il 7 aprile, mentre l’11 aprile è stata la volta della più lunga e ancor più difficile Zauberlehrling, capolavoro di Christoph Hainz e Oswald Celva, 750m di 7c+ con chiodi normali, salita rotpunkt.
m.s.
 
Ecco il loro racconto
 
"Karies" 7c, 300 metri, 1° ripetizione a vista.
Con una mano sul volante e una sul telefono, mio fratello guida lungo i tornanti che ci porteranno al Passo Sella. Abbiamo sentito che c’è una via con protezioni tradizionali impegnativa sul Dente al Sassolungo. Così chiediamo ulteriori informazioni ad Adam Holzknecht che, nel 2003, è stato il primo, assieme a Karl Unterkircher, ad affrontare "Karies", aprendo quella che probabilmente resta la via più difficile sul massiccio del Sassolungo.
Con gli sci raggiungiamo l’attacco della nostra meta. La parete si presenta gialla e difficile. La temperatura è gradevolmente calda, almeno finora! Iniziamo la salita. I primi metri sono su pietrisco, mentre a seguire incontriamo la roccia, che affrontiamo più agevolmente. La scalata è molto interessante e le protezioni sono audaci. Tesi e concentrati affrontiamo la nostra salita, metro dopo metro. L’allenamento intensivo cui ci siamo sottoposti nei mesi invernali sta dando i suoi frutti e tutte le 8 lunghezze di corda le percorro on sight. Spossati conquistiamo la vetta. Il tempo è peggiorato e cominciano a cadere grandi fiocchi di neve. La discesa tra la nebbia, utilizzando protezioni precarie, per i nostri nervi è l’ultima prova della giornata .

“Zauberlehrling” 7c(+), 750 metri, Cima Scotoni, 1° libera in giornata.
Di questa classica via estrema sulla Cima Scotoni avevamo molto sentito parlare. Molto più impegnativa della "Via attraverso il Pesce" sulla Marmolada, vero gioiello delle Dolomiti, e mai più scalata rotpunkt dall’epoca della prima ascesa da parte di Christoph Hainz e Oswald Celva 19 anni fa.
11 aprile 2009, ore 4.30. Sono esaltato da giorni e prima della partenza non sto più nella pelle. L’avvicinamento avviene di nuovo con gli sci. Sotto questa parete gigantesca controlliamo ancora una volta l’attrezzatura. Abbiamo parlato a lungo e ridotto il materiale allo stretto necessario. Ci aspetta una scalata di 750 m, con difficoltà di 7, 8 e 9+. Fa molto freddo e i nostri movimenti sono simili a quelli di un robot che si muove lentamente. E lentamente ma con sicurezza ci muoviamo sulla roccia in parte ghiaiosa. Il sole non ha ancora fatto capolino sulla parete.
Nell’ultima lunghezza di corda sento che le forze mi stanno lasciando. Sono talmente esausto che le mani mi si aprono senza volerlo. Inciampo sulla corda e per fortuna le protezioni tengono. Martin mi cala, e dopo una breve pausa riprovo. Stavolta tutto funziona alla perfezione e posso ripartire per il tiro. Dopo 7 lunghe ore raggiungiamo la prima cengia. Breve pausa. Torniamo a infilarci le nostre scarpette e riprendiamo. Le 10 lunghezze successive sono una vera e propria lotta, veramente impegnativa: trovare la via è una vera lotteria. La scalata, molto impegnativa dal punto di vista psicologico, ci porta via le ultime energie. Dopo 11 ore raggiungiamo la seconda cengia, anche se la cima proprio non ne vuol sapere di avvicinarsi…
Diventa buio, fa freddo e qualche tratto di roccia è bagnato. Fuori le lampade e via, ancora più veloci! Dopo 15 ore di tensione, la mia concentrazione è ormai allo stremo. Non sento più niente. Né dolore né gioia. Con facilità proseguo la salita, sempre più su. Verso le 22.30 siamo immersi nella neve. Finalmente in cima. Stanchi ma felici iniziamo immediatamente la discesa, e all’una di notte siamo di nuovo in auto. Ci prepariamo un piatto di spaghetti…. Solo ora realizziamo che siamo arrivati in vetta della Cima Scotoni dopo 750 metri di scalata in libera ed entro le 24 ore. Infinitamente stanchi, ma contenti!
Florian Riegler

Caries – Dente al Sasso Lungo
Prima salita: Karl Unterkicher e Adam Holzknecht  2003
Lunghezza: 300m
Grado: 7c

Zauberlehrling, Cima Scotoni
Prima salita: Christoph Hainz e Oswald Celva 1990
Prima solitaria: Pietro Dal Prà
Lunghezza: 750m
Grado: IX (7c+)
 
Fonte:www.rieglerbrothers.com
 

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