Una bandiera gigantesca sulla cima dell’Ama Dablam - Up-Climbing

Una bandiera gigantesca sulla cima dell’Ama Dablam

Il 13 novembre una gigantesca bandiera è comparsa sulla cima dell’Ama Dablam.

La bandiera era tanto grande da essere visibile da Khumjung, 3000 m più in basso e a 12 km di distanza dalla montagna.

Osservandone i colori, qualcuno aveva pensato a una bandiera italiana. Ma le strisce verde, bianca e rossa sono orizzontali, non verticali come nel caso della nostra bandiera nazionale. Si tratta della bandiera del Kuwait.

Chi sono i “colpevoli” di questa impresa? Un gruppo di alpinisti del Kuwait guidati da Nirmal Purja, l’ex militare che si è aggiudicato il record dei 14 Ottomila in meno di 7 mesi. L’intento della spedizione era quello di celebrare la festa nazionale del Kuwait in questo modo.

L’azione è stata fortemente criticata e ha sollevato un gran polverone nell’ambiente alpinistico internazionale. Il Nepali Times cita a proposito un commento di Etienne Loyon: «Sono contro le persone che diffondono simboli del loro ego ovunque nella natura per una breve e insignificante auto-glorificazione, rovinando una vista meravigliosa sul paesaggio per centinaia di persone, ferendo inoltre la sensibilità della gente del posto che attribuisce valore spirituale alle pure montagne innevate».

Nirmal Purja precisa sui social: «Abbiamo portato la bandiera fino in cima “completa” e l’abbiamo riportata giù fino a Kathmandu “completa”. Sì, l’intero pacco è tornato insieme a noi. Non lasciamo tracce sulle montagne». Per fortuna quindi questa “traccia”, insolitamente marcata, è stata “temporanea”.

Il sottosegretario alla Sezione di monitoraggio dell’alpinismo del Dipartimento del turismo Mira Acharya ha dichiarato al Nepali Times: «Stiamo indagando sulla questione. Non avevano il permesso di prendere una bandiera così grande. Se, come sembra, hanno infranto le regole, prenderemo provvedimenti».

Fonti: www.nepalitimes.com, social network di Nirmal Purja.

Foto Jack FifieldUnsplash

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