Il vecchio e il ginepro - Up-Climbing

Il vecchio e il ginepro

Simone Manzi e Andrea Mariani hanno aperto Il vecchio e il ginepro, una nuova via sul Precipizio di Strem, in Val Bodengo (Valchiavenna).

Il vecchio e il ginepro si sviluppa nel settore centrale della parete, tra le vie Il Pilastro degli estremi e Lotta Continua, lungo un grande pilastro verticale di roccia gialla.

La via è stata aperta in tre riprese dal basso e richiede l’integrazione delle protezioni con friends su alcune lunghezze.

 

Val Bodengo, Valchiavenna, Alpi Lepontine (Lombardia)
Precipizio di Strem, versante sud
Il vecchio e il ginepro
Simone Manzi, Andrea Mariani, 2019
260 m, 8L (+ 100 m, 3L per la cima), 7c e 2 p.a. (6c obbl.)

 

Materiale: mezze corde da 60 m, 12 rinvii, friends (da 0.4 a 2 BD). I friends sono necessari solamente in L7 e L8. Utili anche la misura 0.5 BD su L2 e 1 su L6.

Accesso: per il transito sulla strada della Val Bodengo è necessario munirsi di un permesso, acquistabile presso i bar Doc, San Martino e La Fuss nel comune di Gordona (anche al di fuori dell’orario di apertura, informazioni presso i bar sopra citati).
Percorrere la SP2 in direzione Chiavenna (SO). Arrivati a Gordona oltrepassare una rotonda, proseguire e, prima di un ponte, svoltare a sinistra in Via degli Emigranti. Seguire la strada che sale con due tornanti fra le case fino al cartello che indica l’inizio della strada consortile. Continuare sulla strada a tratti cementata e a tratti sterrata fino al suo termine in loc. Corte Terza, caratteristico alpeggio posto proprio alla base del Precipizio di Strem. Circa 30/40’ da Gordona.
A piedi risalire il prato dietro le case di Corte Terza individuando alcuni ometti all’inizio del bosco. Seguire un’esile traccia sulla sinistra idrografica del torrente (spesso in secca) che scende dalle pareti. Quasi alla fine del conoide (cartello in alto a destra su un faggio) risalire per traccia la faggeta sulla destra; un tratto attrezzato con una corda fissa porta fino alla base delle Placche dell’Aquila (20’ dall’auto). Proseguire verso sinistra fino a individuare una nuova linea di corde fisse che risale il costone a sinistra della placconata. Un tratto su grossi cespugli porta a un’altra corda e in breve all’altezza della Parete della Ragnatela. Traversare (corde fisse) la facile placconata fino alla base della parete e salire lungo il pendio poco a sinistra, prima su rocce rotte, poi nel bosco, tenendosi a circa 100 m dalla parete. Si supera così il pendio d’accesso ai pascoli superiori, alla base del Precipizio di Strem. Senza traccia obbligata traversare sotto la parete fino ai piedi del grande pilastro di roccia gialla su cui sale la via. L’attacco si trova presso un piccolo avancorpo con roccia rotta sulla verticale del grande pilastro e a sinistra dei grandi tetti della via “Lotta continua”. 1h 30’ dall’auto.
 

Relazione:

L1: facile rampa appoggiata (primo spit alto all’inizio delle difficoltà) poi placca verticale a tacche e buchi fino a una lama. Salire poco e traversare decisamente a sinistra, superare un muretto, continuare a sinistra e infine a destra alla sosta. Attenzione agli attriti. 7c, 11 spit, 40 m;
L2: alzarsi dritti sopra la sosta, superare un tettino a sinistra e spostarsi a destra verso alcuni grossi buchi; da qui verticalmente fino alla sosta in comune con “Il pilastro degli estremi”. 6c, 10 spit (utile friend 0.5 BD),45 m;
L3: salire su roccia super (i primi tre spit in comune con “Il pilastro degli estremi”) e continuare in diagonale verso destra superando un piccolo tetto. Piegare a sinistra, poi di nuovo decisamente a destra attraversando una fascia di roccia gialla e marcia (spit a destra oltre un diedrino). Su belle prese proseguire prima diritti, poi verso destra fino in sosta. 7a, 9 spit, 35 m;
L4: seguire per qualche metro una vena lavorata, affrontare un passo duro sotto un diedrino e una placca liscia superabile con 2 p.a. (forse possibile in libera poco a destra degli spit). Oltrepassare un masso verso sinistra fino in sosta. 6c+ e 2 p.a., 6 spit, 25 m;
L5: puntare a un gradone a sinistra, salire lungo una linea di roccia lavorata su una sorta di grossa “pinna” rocciosa fino a un pilastro; da qui proseguire con un delicato traverso a sinistra fino a una nuova fascia di roccia lavorata che conduce in sosta. 7a, 10 spit, 30 m;
L6: salire su placca appoggiata fino a una pianta, traversare a destra con arrampicata atletica e uscire dal diedro. Continuare dritti per qualche metro fino alla sosta, a fianco del mitico ginepro che cresce proprio al centro del pilastro! 6b+, 2 spit, utile friend 1 BD, 15 m;
L7: affrontare un passo lungo a una presa alta, piegare a destra per raggiungere un grosso buco e una fessura, non salire ma traversare ancora a destra con un passaggio difficile che conduce a un’altra stupenda fessura di mano interamente da proteggere. 6c, 2 spit (necessari friends da 0.4 a 2 BD), 20 m;
L8: bella fessura a destra della sosta che porta a un diedro dal quale si esce a sinistra; ancora una breve placchetta fino alla sosta in cima al pilastro. 6a, 1 spit (necessari friends da 0.4 a 2 BD, 30 m.
 

Da qui tre possibilità:

  1. Scendere in doppia lungo la via di salita. Calarsi fino a S7 e da qui, rinviando gli spit, fino alla S6 de “Il pilastro degli estremi”, poco più in basso della S5 de “Il vecchio e il ginepro”. Opzione sconsigliabile perché complicata e a rischio di incastro corde.
  2. Se non si vuole proseguire fino in cima la soluzione più consigliabile è quella di calarsi nel diedro sottostante S8 fino a reperire la sosta della via “Il pilastro degli estremi” (2 spit con cordino). Continuare in doppia lungo “Il pilastro degli estremi” (con mezze corde da 60 m calate da S7-S6-S3) fino al terrazzo della sosta in comune tra le due vie, S3 de “Il pilastro degli estremi” o S2 de “Il vecchio e il ginepro”. Da qui con due doppie su quest’ultima via si arriva a terra.
  3. Se si ha ancora voglia di scalare è possibile raggiungere la cima della parete lungo la via “Il pilastro degli estremi” oppure sulla più impegnativa “Lotta Continua”. Scendere nell’intaglio tra pilastro e parete e salire per circa 20 m fino a una delle due soste affiancate delle due vie. Se si sceglie “Il pilastro degli estremi”, con un tiro di 6b e un altro di 5b (prima verso sinistra e poi a destra e dritti) raggiungere i prati sommitali (sosta su 2 spit su masso).

 

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