Roi de Siam - Up-Climbing

Roi de Siam

 
Le Roi de Siam è un singolare gendarme di ottimo granito colorato che appoggia le spalle sul più alto e celebre Petit Capucin. Siamo nella selva di pinnacoli svettanti che circondano il Mont Blanc du Tacul, funghi di pietra fiammeggianti che sbucano dal sottobosco glaciale infestato da crepacci di ogni foggia.
 
Tra gli itinerari di scalata che percorrono la parete meridionale, le Lifting du Roi è sicuramente il più frequentato, ed offre una gradevole arrampicata su granito pungente con difficoltà moderata ed omogenea, max 5c, soste ottimamente attrezzate e qualche fix sui tiri.
 
La via termina con un bellissimo tiro aereo sul “cappello” del Re, esigua punta di questo satellite del Tacul. Da lassù vista stupefacente sul verticalissimo Grand Capucin, sul Petit Capucin e sull’aguzza scaglia sommitale del Pic Adolphe Rey.
 
In posizione riparata dai venti, prende il sole subito al mattino e per gran parte della giornata. Si può tranquillamente fare questa ascensione partendo da Courmayeur con una delle prime corse della funivia che porta fino a Punta Helbronner e rientrare nel pomeriggio con la stessa.
 
Il Lifting du Roi è opera di Massimo Datrino e Marco Sperone nell’estate del 2001. Naturalmente la parete sud est presenta anche altre vie moderne, più impegnative, ma meno omogenee di Lifting. Grazie alla favorevole esposizione è possibile scalare questo itinerario dalla primavera all’autunno inoltrato.
 
Dati tecnici
 
Roi de Siam 3693m
 
Lifting du Roi
Lunghezza: 300m (9 L)
Difficoltà: 5c obbl.
Discesa in doppia sulla via
Materiale: piccozza, ramponi e chiodi per il ghiacciaio, friend fino al 3 BD, nuts e fettucce.
Accesso: Courmayeur – Punta Helbronner (3462m) – discesa dal Col Flambeaux passando sotto la Tour Ronde e verso la Combe Maudit quindi piegare a nord come per il Grand Capucin e infine a destra (est) fino alla parete sud est del Roi de Siam. (1/1.15 ore)
 
Attacco: sulla destra nei pressi di una fessura con passo atletico all’inizio (chiodo in partenza).
 
L1: fessura – 20m – 5c. Si può partire anche 10 metri più a destra e rientrare alla S1 (a seconda delle condizioni del ghiacciaio)
 
L2: dritti in fessura poi traversare a destra aggirando un tetto e quindi ancora a sinistra. Tiro un po’ sinuoso, allungare bene le protezioni. – 35m – 5a – 3 spit.


L3: dritti poi leggermente a destra e infine si esce su un ripiano. – 35m – 5c – 3 spit


L4: – placca discontinua 4c – 30m.
 
L5:  bella placca poi traversare un canale facendo sosta subito dopo 2 spit.
 
L6: fessura diedro molto bella con uscita a sinistra. – 5a – 35m..

L7: leggermente a sx salire un camino stretto (spit non visibile, all’inizio del camino dietro uno spuntone) 5a- 4c – 35m. sosta alla base della splendida placca finale.

L8: corto tiro con andamento a s che permette di arrivare alla base della torre finale  – 15m – 4b. è possibile evitarlo unendo L7 e L8 senza passare dalla S8, ma stando sulla dx.

L9: prima su bellissima lama poi leggermente a dx quindi dritti su roccia a tratti lichenosa (alcuni chiodi) fino alla sosta 9. La sosta di discesa è un paio di metri sulla sinistra proprio sulla faccia sud – 20m – 5c
 

 

Dans quel sens
 
E’ di questa estate la nuova linea tracciata dalla guida di Courmayeur Massimo Datrino, con Gionata Landi sulla parete sud est del Roi de Siam, a destra di Lifting du Roi 
 
La via si sviluppa per 9 lunghezze di corda – 250m in totale – ed è stata attrezzata a fix (Raumer) soste comprese.
 
Discesa in doppia sull’itinerario. Roccia buona ad eccezione della settima lunghezza (secondo grado cengia/blocchi). Per ripeterla servono 2 corde da 60 metri, friend fino al n°2 e 12 rinvii. Difficoltà massima di 6a/A1 – 5c obbligatorio.
 
Dans quel sens
Massimo Datrino e Gionata Landi 2011
250m
6a A1 – 5c obbl.
Discesa: in doppia sulla via
Attacco: all’estrema destra della parete, prima del canale che divide Pic Adolphe Rey dal Petit Capucin (vedi foto con tracciato)

 
Fonte: up-climbing.com
 
 
 
 

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