San Vito Climbing Festival 2017: diary - day 3 - Up-Climbing

San Vito Climbing Festival 2017: diary – day 3

 

Il giorno più denso e attivo del festival ha portato a San Vito un’intero universo di sport e passione per l’arrampicata, la slackline e l’outdoor

Il terzo giorno del festival d’arrampicata e outdoor più bello della Sicilia è iniziato con una splendida mattinata in falesia. Sulla roccia di Cala Mancina hanno avuto luogo le lezioni di arrampicata tenute da guide alpine. Climbing Radio ha seguito le lezioni cogliendo le impressioni dei climbers e degli istruttori, intervistandoli per capire come mai abbiano scelto proprio le pareti di San Vito per avvicinarsi all’arrampicata.

A metà mattina, sul palco del Crazy Idea Boulder Contest si è svolta invece la gara dedicata ai più giovani, che hanno dimostrato di avere talento, coraggio e soprattutto tantissima gioia nel vivere questo sport. Sempre per i più piccoli nel pomeriggio ha avuto luogo la gara di speed, durante la quale il divertimento e la condivisione hanno contagiato tutti i presenti.

Ad anticipare la finale del Crazy Idea Boulder Contest è stato invece lo show di freestyle organizzato da Tauri Vahessar e gli atleti della Nhex Parkour & Freerunning Academy, che hanno dato vita a qualcosa di unico miscelando le due discipline.

Il boulder contest di Crazy Idea ha attirato sfidanti da ogni regione d’Italia, difatti il gruppo di partecipanti ha dimostrato di essere eterogeneo non solo per età ma anche e soprattutto per provenienza, a dimostrazione che il San Vito Climbing Festival non si limita solo agli autoctoni.

Come contributi speciali del festival Tauri Vahesaar e Beat Kammerlander hanno presentato due documentari che ripercorrono le loro imprese. Lo specialista della slackline ha intrattenuto il pubblico con immagini e videoclip delle proprie imprese, dagli inizi appassionati e solitari alle vittorie internazionali, passando per quell’infortunio ne 2014 che ha completamente cambiato la sua visione del modo di vivere questa disciplina.

Kammerlander ha invece presentato agli spettatori i momenti più significativi della sua carriera di climber attraverso video e fotografie, ripercorrendo a pieno la propria carriera e soffermandosi nei momenti più significativi, concludendo con la sua recente realizzazione di Kampfzone, un progetto in Rätikon durato cinque anni.

Questo lunghissimo sabato si è concluso con il concerto degli Jhonnys Birthday Project, che ha salutato con le giuste vibrazioni la giornata più densa del festival.

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