
09 Mag Claudia Ghisolfi su Noia, 8c+
Claudia Ghisolfi ha ripetuto Noia, 8c+.
In un periodo di alta tenenza ad Andonno, dove molti climber locali hanno salito i loro progetti, Marcello Bombardi e Claudia Ghisolfi sono decisamente le punte di diamante. La scalatrice torinese in forza alle Fiamme Oro di Moena è riuscita nella ripetizione di Noia, un difficile 8c+ aperto da Seve Scassa nel febbraio 1993, che connette le classiche Noi (8b+) e Cobra (8b). Noia è sicuramente il tiro simbolo di Andonno, uno dei rari esempi in cui una via va oltre il grado e diventa un vero e proprio status symbol. Quella di Claudia è la seconda ripetizione femminile, venti anni dopo la fortissima Josune Bereziartu e si mette in cima alla lista dei tiri estremi saliti in carriera.
“Se l’anno scorso qualcuno mi avesse detto di provare Noia avrei risposto ridendo e dicendo che facevo fatica già su Noi. Poi una volta chiuso Noi, mi sono buttata su Cobra e dopo aver chiuso quest’ultima non sapevo cosa provare. Provare Noia mi sembrava troppo presuntuoso però dentro di me c’era una parte che desiderava metterci le mani sopra, d’altronde mi mancava “solo” il traverso che collega Noi a Cobra e il resto l’avevo già fatto. Allora decido di provare il traverso grazie alle dritte di Marco Zanone, Marcello Bombardi e Giorgio Tomatis, Marc e Marci l’avevano chiusa da poco mentre Gio già da qualche anno. Pensavo di far più fatica invece mi sono trovata a mio agio, a parte il fatto che i rinvii erano lontani e avevo paura di cadere. Che bella motivazione che mi ha dato sta via! Volevo farla a tutti costi, non tanto per il grado, il mio primo di quella difficoltà, ma proprio per la storia che c’è dietro questa via. Grazie Noia.”
Fonte Claudia Ghisolfi
AP