Rogora: 9a post Tokyo - Up-Climbing

Rogora: 9a post Tokyo

Laura Rogora ha ripetuto Camo, 9a a Grotti.

Neanche il tempo di smaltire il jet lag e Laura Rogora è già in falesia. Autrice di una buona gara che l’ha vista all’altezza delle altre olimpioniche, Laura è tornata in Italia un po’ delusa per non essere riuscita ad esprimersi al meglio. Dopo aver recuperato il materiale per scalare, Laura si è fiondata al Canile (Grotti) con una chiara idea in testa: Camo. La via in questione è un 9a liberato da Fabrizio Peri che aveva già messo alle strette Laura qualche anno fa. La voglia di tornare sulla roccia però è stata tanta e…

Sono tornata ieri da Tokyo, ancora un po rimbambita dal jet lag, fanno 36 gradi, non ho nemmeno la corda e I rinvii ma ho tanta voglia di scalare. Passo alla monkey a prendere quello che mi serve e alle 15 sono al canile con mio papà. Un paio di vie di scaldo e sono pronta per provare il tiro per cui sono venuta, un 9a di Fabrizio Peri che avevo già provato un paio di anni fa ma che avevo abbandonato per via di un passaggio molto lungo al 5 spit che mi costringeva a fare un metodo alternativo che mi stancava parecchio ancora prima che iniziasse il duro della via. Faccio un primo giro per riguardare I movimenti e mi sento abbastanza bene, mentre riposo però comincia ad arrivare la stanchezza del jet lag. Provo a fare un tentativo ma cado bassa, mi sento veramente addormentata. Scendo, mi attivo un po e dopo 10 minuti riparto, passo il blocco sotto ma faccio un po di casino con o piedi e nella sezione centrale mi ghiso parecchio. Poi però riesco a recuperare bene su due buchi decenti e capisco che ce la posso fare. In realtà il blocco della via è proprio sotto la catena ma sono abbastanza sicura di farlo. Arrampico precisa e mi ritrovo in catena dopo una bella lotta. Rifacciamo gli zaini e torniamo a casa. 

Mi mancava veramente tanto un po di roccia. Ho fatto 4 ore di macchina, ho scalato due ore, sono stanca, mi fa male la pelle ma sono felice così!

Fonte Laura Rogora

AP

 

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