
06 Mag Ciclone Fani sull’Everest
Gli effetti del Ciclone Fani, una delle tempeste più forti che hanno colpito l’India negli ultimi vent’anni, si sono fatti sentire anche sull’Everest.
Anche se il ciclone si è abbattuto sulla costa orientale dell’India e del Bangladesh occidentale, a centinaia di chilometri dal Nepal, è riuscito a perturbare le condizioni meteorologiche dell’Everest con forte vento e nevicate. Le autorità hanno chiesto agli scalatori di interrompere tutte le attività almeno fino a sabato 4 maggio. Il Dipartimento del Turismo ha emesso un avviso di emergenza, chiedendo a tutte le agenzie di trekking e al personale di supporto di prendere in considerazione le condizioni meteorologiche locali, mantenere gli scalatori al sicuro e proteggerli da ogni possibile danno.
A seguito delle segnalazioni sul ciclone in arrivo e sul peggioramento delle condizioni meteorologiche, il dipartimento aveva iniziato a inviare avvertimenti agli scalatori e alle agenzie già giovedì scorso. Fortunatamente questi avvertimenti sono stati presi in considerazione e nessun incidente si è prodotto.
Gli unici danni riguardano le tende: secondo quanto riportato da Kunga Sherpa per The Himalayan News, numerose tende sono state strappate e portate via dal vento al Colle Nord. Fortunatamente non ci sono vittime: tutti gli alpinisti sono tornati in tempo al campo base, coperto da una abbondante nevicata. Anche sul lato sud dell’Everest alcune tende dei campi superiori sono state distrutte, ma non si è verificato alcun incidente. Non è facile stimare con precisione l’entità dei danni alle tende: secondo i report dell’agenzia Seven Summit Treks, solo i campi alti hanno subito la forza del vento.
Cory Richards ed Esteban Mena, che stanno cercando di aprire una nuova via sulla parete NE dell’Everest, sono costretti a pazientare e ad attendere condizioni più favorevoli.
Fonti: kathmandupost.ekantipur.com, thehimalayannews.com, pagina fb Cory Richards.