28 Gen Ratel, Billon e Védrines ripetono la Directe de l’Amitié sulle Grandes Jorasses
Léo Billon, Sébastien Ratel e Benjamin Védrines hanno ripetuto la Directe de l’Amitié sulle Grandes Jorasses.
Dopo l’ascensione in stile alpino della Direttissima Harlin all’Eiger (12-16 gennaio), il trio francese ha appena concluso l’ascensione della Directe de l’Amitié (Yannick Seigneur, Louis Audoubert, Michel Feuillerade, Marc Gally, 19-21 gennaio 1974. 1100 m, M8/A3), che affronta verticalmente la parete nord delle Grandes Jorasses uscendo sulla Punta Whymper.
La Directe de l’Amitié conta poche ripetizioni note, tra le quali la più recente è probabilmente quella di Corrado Pesce e Martin Elias nel settembre 2014. Durante la prima ascensione della via è stato girato il film Les Jorasses, aux limites de l’absurde (visibile qui), che documenta con realismo quella che è stata una grande impresa per l’epoca.
Benjamin Védrines racconta:
Solo 7 giorni dopo l’Eiger arriva una nuova finestra meteo. Direzione le Jorasses. Questa volta vogliamo fare un altro colpo, vogliamo scalare la Directe de l’Amitié, già di per sé ambiziosa perché è una via ritenuta unica, impegnativa e difficile dai pochissimi ripetitori, ma soprattutto vogliamo liberare tutte le lunghezze, il che rappresenta una sfida in più!
Alla fine il progetto di liberare tutte le lunghezze fallisce. La via è davvero molto dura e le condizioni complessivamente secche del momento non fanno che aumentare le difficoltà già elevate e sostenute. La parete è verticale, spesso strapiombante. I tentativi di libera si concludono più volte con un volo.
È davvero ragionevole voler assolutamente liberare tutte le lunghezze da primi per seguire il nostro obiettivo iniziale? Quanti tentativi dobbiamo darci come limite prima di lasciar perdere? Su una parete del genere ti viene voglia di andare veloce.
Ratel, Billon e Védrines hanno quindi concluso l’ascensione in parte in libera, in parte in artificiale, in tre giorni con due scomodi bivacchi sospesi in parete.
Ora il trio di fuoriclasse punta al Cervino. L’obiettivo è realizzare una trilogia di grandi nord in invernale.
MR. Fonti: social network degli alpinisti e www.montagnes-magazine.com.