
16 Mar SOLAR WIND, 250 m, VII
Dario Eynard racconta una nuova via e un’avventura in Scozia
Il giovane alpinista bergamasco Dario Eynard è da poco rientrato dalla Scozia portando a casa un ricordo davvero unico: l’apertura di una nuova via, Solar Wind, sul mitico Ben Nevis.

Foto Dario Eynard
Dario si trovava in Scozia insieme a un altro ragazzo bergamasco, Fabio Olivari, per prendere parte all’International Scottish Winter Climbing Meet, su invito del presidente generale del CAI Antonio Montani. L’evento, a cadenza quadriennale, è organizzato da The Scottish Mountaineering Club. Vi prendono parte alpinisti provenienti da tutto il mondo, che possono così fare esperienza dell’ambiente unico e delle tecniche tipiche dell’alpinismo invernale scozzese.
Di seguito il racconto di Dario.
Solar Wind è la via che ho aperto insieme a Scott Grosdanoff durante l’ultimo giorno dell’International Scottish Winter Climbing Meet. Mi trovavo sul Ben Nevis, in Scozia, in rappresentanza del Club Alpino Italiano insieme ad un altro ragazzo bergamasco: Fabio Olivari.
Ho scalato con Scott per tutta la settimana; una sera dalla CIC Hut vediamo in cielo l’aurora boreale, tanto ero stupito io quanto le persone del posto. Scott mi confessa che è la seconda volta che la vede in vita sua.
Il giorno successivo partiamo alla volta di una parete che mi aveva incuriosito durante le arrampicate svolte nei giorni precedenti. Arriviamo alla base e individuo una linea nuova, non presente né sui libri né sull’enorme archivio che possiede Simon Richardson, organizzatore dell’evento.
Parte Scott sul primo tiro, un M6 difficile da proteggere, non troppo fisico ma delicato nei movimenti. Al secondo tiro seguo per un largo camino e successivamente un diedro. Arriva uno dei tiri più estetici, una fessura che strapiomba leggermente che riserva qualche passo fisico e incastri di picca particolari.

Foto Dario Eynard
Segue il tiro chiave della via, il quarto. Parto per una placca di una ventina di metri, solcata da un’esile fessura che proteggo con un paio di terrier e un friend. Sicuramente il tiro più bello che abbia scalato durante il mio viaggio in Scozia. Infine Scott supera le ultime non banali difficoltà che conducono a un terreno più semplice. L’ultimo tiro porta in vetta al Ben Nevis. Trovandoci su uno degli spalloni usciamo una cinquantina di metri più bassi rispetto alla cima, da lì si scende per uno qualsiasi dei canaloni nord da cui solitamente si rientra per la CIC Hut.
Il nome Solar Wind rappresenta un omaggio alle piccole esperienze della vita, come la visione dell’aurora boreale. Abbiamo aperto una via non eccessivamente impegnativa ma che regala un’arrampicata logica e piacevole. L’etica scozzese è fantastica. Hanno poche montagne e devono preservarle. Si capisce come gli alpinisti siano solo di passaggio su queste pareti e noi come altri abbiamo tracciato una “linea invisibile”. In parete non abbiamo lasciato niente, solo la nostra indimenticabile avventura.
Materiale consigliato per una ripetizione: serie di friends 0.3-3, serie di nuts, un paio di terrier (attrezzi simili ai pecker), NDA. Anche chiodi e dadi eccentrici possono essere utili.

Foto Dario Eynard
Informazioni e immagini fornite da Dario Eynard.
Nota: l’arrampicata e l’alpinismo sono attività potenzialmente pericolose. L’uso delle informazioni qui riportate si fa a proprio rischio e pericolo.