
28 Set Successo per il progetto NORTH6
Si conclude oggi con successo il progetto NORTH6 di Roger Schäli e Simon Gietl.
In pochi giorni i due atleti sono riusciti a concatenare le sei classiche pareti nord delle Alpi: Cima Grande di Lavaredo/Große Zinne, Pizzo Badile, Eiger, Cervino, Grandes Jorasses, Petit Dru. Gli spostamenti tra le pareti sono stati fatti in bicicletta, le discese molto spesso in parapendio.
Gli ultimi giorni sono stati dedicati al gruppo del Monte Bianco. Alla fine della settimana scorsa Schäli e Gietl hanno affrontato la parete nord del Petit Dru lungo il classico Couloir Nord (W. Cecchinel, C. Jager, 1973). Le condizioni erano difficili, con neve fresca e abbondanti spindrifts, e i due alpinisti sono stati impegnati per ben 17 ore per la sola ascensione. Partiti alle 3 del mattino, sono arrivati al Refuge de la Charpoua all’1,30 del mattino successivo.
Oggi Roger Schäli comunica sui social la riuscita del progetto con l’ascensione della parete nord delle Grandes Jorasses:
«Sotto un sole splendente e un cielo azzurro, Simon e io siamo saliti sulla sesta e ultima cima di NORTH6, le Grandes Jorasses. Con questa montagna il nostro progetto si conclude dopo un totale di 17 giorni intensi. Per me questa è stata probabilmente la migliore esperienza alpinistica».
Schäli e Gietl hanno scalato le Jorasses per il Linceul (R. Flematti, R. Desmaison, 1968), una classica “del passato” ormai sempre più raramente ripetuta perché difficilmente in condizioni. Attualmente era la scelta migliore, soprattutto se paragonata alle vie più popolari: lo Sperone Walker (troppo innevato) o la MacIntyre–Colton (secca). I due sono partiti dal Refuge de Leschaux alle 3 del mattino e sono arrivati in vetta nel primo pomeriggio.
In sintesi:
«Abbiamo avuto 13 giorni attivi, un giorno di riposo e tre giorni di maltempo con pioggia e neve (oltre 2.000 metri). 30.770 metri di dislivello in salita, 29.470 metri di dislivello in discesa. 1.011 chilometri di bici da corsa sono alle nostre spalle. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo!».
MR. Fonte social network degli alpinisti. Foto di Zbynek Burival su Unsplash