VIVERE LA VITA, 800 m, 7b - Up-Climbing

VIVERE LA VITA, 800 m, 7b

Nuova via in Kirghizistan per Federica Mingolla e Niccolò Bartoli

Federica Mingolla e Niccolò Bartoli hanno aperto “Vivere la vita”, una via di 800 m con difficoltà fino al 7b nel Pamir Alay (Kirghizistan).

Il lavoro di apertura e attrezzatura (parziale) dell’itinerario è stato fatto nel mese di agosto. Gli ultimi quattro tiri sono stati tracciati da Federica insieme al basco Jon Segurola, conosciuto al campo base. Alla fine dell’avventura infatti Niccolò è stato messo fuori combattimento da un forte malessere, che ha colpito a turno quasi tutti gli alpinisti presenti al campo…

Di seguito Federica descrive la nuova via.

Wall of Dykes è il nome della parete oppure contrafforte sud del Peak Slesova o ancora 3850, insomma una parete di 800 metri con una faccia ovest inviolata che ci ha lasciati senza parole per la qualità della roccia e la linea logica che ci ha permesso di scalarla.

L’arrampicata è prevalentemente di aderenza, ma la maggior parte dei tiri li si scala a friend, placche proteggibili in pratica!

Eravamo partiti con 100 spit dell’8 comprese le soste con anelli di calata pensando di avanzarne e alla fine sono bastati al pelo per concludere il lavoro: chi si aspettava 800 metri di via!

Aprire su questa parete non è stato facile, ombra fino a mezzogiorno partendo da 3000 metri di quota e statiche di soli 200 metri non ci sono state d’aiuto: scalare le lunghezze già aperte per arrivare all’ultimo metro guadagnato la volta precedente con conseguente dispersione di energie e di tempo non è stato sicuramente l’approccio più rapido, ma anche trascinare una portaledge su delle placche non ci è parsa una soluzione.

Le difficoltà non sono estreme, infatti si parla di una scalata continua intorno al 6c con qualche lunghezza di 7a e un 7b, ma è una linea da integrare con molti friend (2 serie + micro), non sempre facile da intuire e molto lunga. Farla in un giorno è da fuoriclasse! Le soste sono attrezzate con fix dell’8 con anello di calata e soprattutto queste ultime sono dritte. Unica pecca se così vogliamo definirla è che le corde devono essere da 70 m. In ogni caso credo che a oggi sia la via attrezzata meglio in termine di materiali e usura di questi, grazie ovviamente al fatto che è nuova e che abbiamo deciso di non decimare sugli spit alle soste.

La via l’abbiamo chiamata Vivere la vita, come la canzone di Mannarino, perché chi conosce le sue parole conosce anche il significato di questa avventura, conosce la via e anche un po’ noi.

RELAZIONE

  1. L, 50 m, 4, seguire una linea facile verso destra fino alla sosta;
  2. L, facile arrampicata per raggiungere la base della terza lunghezza, sosta;
  3. L, 35 m, no spit, 6b, andare a destra fino a un diedro, scalarlo, quindi due possibilità: una facile offwidth oppure, alla sua sinistra, una fessura facile, poco visibile dal basso. Sosta su buon pilastro;
  4. L 45 m , 3 spit , 6c, seguire una fessura. Alla sua fine traversare un po’ a destra, placca spittata, sosta su piccola cengia (questa è l’unica sosta che occorre attrezzare su friends. Altrimenti è possibile continuare, ma attenzione all’attrito);
  5. L 25 m, 1 spit , 6b , piccolo boulder vicino allo spit, quindi facile fessura. Traversare a sinistra alla fine per raggiungere la cengia dove si trova la sosta;
  6. L 35 m, 3 spit, 7a, partenza in camino quindi, al secondo spit, traversare a sinistra arrampicando in discesa fino a trovare il punto migliore per ricominciare a salire e raggiungere il terzo spit. Da lì di nuovo in fessura. Un ultimo traverso difficile permette di raggiungere la sosta sulla sinistra.
  7. L 40 m, 3 spit, 7b, tornare nel diedro e scalarlo interamente, quindi seguire gli spit a sinistra. L’ultima parte del tiro consiste in una “splitter crack” molto bella da scalare. Sosta su piccola cengia (questa sosta si salta in discesa).
  8. L 35 m, 5 spit, 6b, traversare a sinistra, seguire la fessura nel diedro, quindi traversare ancora a sinistra. Continuare verso sinistra fino a quando è possibile individuare la sosta su piccola cengia sotto un tetto;
  9. L 45 m, 6 spit, 7a, prima facile arrampicata su grosse prese sotto il tetto, poi placca. Dopo l’ultimo spit traversare decisamente a destra. Sosta su buona cengia;
  10. L 40 m, 4 spit, 6c, salire diagonalmente verso sinistra, spit visibili. Il passo chiave è ben protetto dal primo spit. Sosta scomoda (da saltare in discesa);
  11. L 25 m, 7a, andare a destra all’arco con fessura. Quando gira a destra, andare dritti in placca superando un piccolo tetto e raggiungere la sosta su cengetta;
  12. L 55 m, 3 spit, 6b, andare a sinistra e seguire un diedro, quindi traversare a destra dopo l’ultimo spit, c’è una buona cengia, sosta sopra e sulla destra;
  13. L 50 m, 6 spit, 6c, non è facile trovare i primi spit. Dalla sosta salire in diagonale verso sinistra. Protezione difficile con i friends.
  14. L 55 m , 3 spit, 6b , dopo il primi spit traversare a sinistra e seguire un diedro, sosta su buona cengia;
  15. L 30 m, 2 spit, 1 chiodo e 1 nut , 6a , dopo il secondo spit traversare a destra, nut e chiodo, quindi andare dritti alla cengia;
  16. L 45 m, 1 chiodo e 1 nut, 6b, dopo il chiodo andare dritti, poi a destra. Si trova un nut incastrato, da lì andare dritti e a sinistra, sosta su buona cengia;
  17. L  40 m, 1 chiodo, 1 spit, 6b, andare a sinistra e, dopo il primo spit, dritti per 5 m. Poi traversare a sinistra, raggiungere una cengia (chiodo), proseguire dritti lungo un sistema di fessure fino a quando diventa troppo stretto, quindi traversare a destra e sostare su cengia molto piccola.
  18. L, 40 m, 1 nut, 6c ,  scalare la placca. Dopo il nut salire 3 m, quindi piegare a sinistra seguendo un evidente arco fessurato fino alla sosta;
  19. L, 40 m, 3 spit, 6c , il primo spit si trova in placca. Salire in diagonale verso destra, raggiungere al meglio un tetto dove è possibile piazzare qualche friend. Sopra il tetto si trova un altro spit. Da lì continuare in placca e raggiungere la sosta;
  20. L, 30 m, 1 spit, 5 , arrampicata facile fino alla sosta su buona cengia;
  21. L, 35 m, 6b+ fessura, sosta su cengia alla fine della fessura;
  22. L, 35 m, 2 spit, 6c, dirigersi a destra e scalare una fessura fine che conduce in cima a un pilastro. Quindi dritti in placca fino alla sosta su cengia;
  23. L, 50 m , 5, seguire la fessura sopra la sosta, quindi andare a sinistra e continuare al meglio, facilmente, fino alla sosta (anche questa si salta in discesa);
  24. L, 40 m, 2 spit ,6a, placca fino a una cengia. Sosta su grosso spuntone a destra.

Discesa in doppia (corda da 70 m).

MR. Informazioni e immagini fornite da Federica Mingolla.

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