Spigolo Casanova-Marchisio, 275 m, 7a - Up-Climbing

Spigolo Casanova-Marchisio, 275 m, 7a

Christian Casanova e Nicola Marchisio hanno appena tracciato una nuova linea al Popera: lo Spigolo Casanova-Marchisio.

Una via evidente, dall’estetica classica, che corre lungo il principale spigolo est del Popera e conduce dritta in vetta. La roccia è varia: a tratti buona, a tratti marcia, a tratti… marcissima! Consigliata solo a cordate esperte, con buona padronanza del grado e abituate a muoversi su roccia delicata.

Racconta Christian Casanova:

Lo spigolo est del Popera sicuramente non era sconosciuto nell’ambiente alpinistico, infatti questa bellissima linea di roccia dolomitica che dalla Val Stalata sale diretta fino sul punto più alto del Monte Popera (3046m) era già stata tentata più volte, ma senza successo, dal mio stimato amico e fortissimo alpinista Gildo Zanderigo.
Catturato dall’estetica di questo spigolo, dai racconti di Gildo e Bruno Martini (gestore del Rif. Berti) che mi hanno messo la “pulce nell’orecchio”, decido di tentare. Chiamo il mio compagno di corso per aspirante guida alpina Nicola Marchisio e gli propongo l’avventura. Il giorno dopo partiamo carichi di motivazione e di materiale alpinistico in direzione del Biv. Battaglione Cadore.
L’indomani usciamo dal bivacco alle prime luci del giorno e, verso le 7:30, siamo all’attacco della via. Il primo tiro parte facile su roccia buona ma dopo dieci metri cambia subito tutto… un camino verticale con roccia pessima mi alza in tempo zero la concentrazione al massimo, gli appigli in questo tratto più che tirarli si devono “spingere”, cerco di scalare il più leggero possibile e quasi alla fine del camino, prima del ribaltamento verso destra, riesco a piantare uno spit su roccia buona e posso tirare il primo sospiro di sollievo.
Il secondo tiro lo sale egregiamente Nicola con il passaggio di un tetto verso sinistra su roccia abbastanza buona, quindi segue il terzo tiro che porta alla base dello spigolo vero e proprio. Arrivato a questo punto mi ritrovo di fronte una roccia mai vista prima: un misto di roccia gialla, bianca, a tratti cosparsa di licheni rossi, a tratti buona e a tratti pessima…. cerco una linea di salita logica e relativamente scalabile ma non riesco a vederla, così parto dritto sopra la sosta su roccia non ottima per 7-8 metri fino a un terrazzino di 20 cm sul quale salgo con i piedi. Da questa posizione non posso più proseguire senza una protezione buona, quindi decido di piazzare uno spit. La cosa però risulta più difficile di quanto immaginavo, non posso fare troppa pressione perché temo si rompa l’unica piccola presa apparentemente buona che avevo in mano. Con un po’ di pazienza e sangue freddo, dopo circa 10 minuti, finalmente posso passare il rinvio nello spit e scaricare un po’ la tensione. Dopo aver praticato un po’ di “disgaggio”, mi porto direttamente sul filo dello spigolo, dove trovo una roccia migliore.
Quando Nicola arriva in sosta dice “non è ancora finita… mi sa che neanche questo tiro sarà una passeggiata…però ormai dobbiamo uscire, siamo troppo alti!”
Carico di motivazione (e di crampi alle braccia) parto deciso e, in breve, mi ritrovo 15 metri sopra la sosta… il primo tratto difficile e sprotetto è fatto. Da qui riesco a piazzare due buoni friend ma, guardando in alto, capisco subito che le protezioni veloci non saranno di facile utilizzo… anche l’uso di cliff per piantare spit non mi convince. Faccio due respiri profondi e parto, la concentrazione al 110%. Cerco di percepire tutte le sensazioni del mio corpo per non trovarmi in una situazione di pericolo senza margine di soluzione, mi sforzo di tenere sempre il limite fisico molto sotto alla soglia per non incappare in una caduta rovinosa. Senza quasi accorgermi, dopo circa 20-25 metri di run-out, mi ritrovo fuori dalle difficoltà.
Recupero Nicola e, quando mi raggiunge in sosta, gli chiedo le difficoltà del tiro perché io non ne avevo idea… così mi dice che sarà sul 7a/7a+ (e non 6c come pensavo io). Ora tocca a lui, che con un ultimo tiro raggiunge la vetta. Alle 13:30 ci ritroviamo abbracciati con alle spalle una salita di quelle che non si dimenticano facilmente! 
 
Dolomiti (Veneto, IT)
Monte Popera 3046 m-parete est
Spigolo Casanova-Marchisio
C. Casanova, N. Marchisio, 3 agosto 2018
275 m più zoccolo di 175 m, 7a, VII obbl.

 

Materiale: classico da roccia, serie di friends (da 0,2 al 3 BD). Le soste sono tutte attrezzate a spit. Lungo i tiri solo 3 spit. Attenzione: a tratti la protezione è molto difficile, specie su L5 (chiave).

Accesso: dal Biv. Battaglione Cadore salire in direzione della Forcella Alta di Popera fino alla base dello zoccolo. Circa 1h dal bivacco.

Relazione: vedere schema pubblicato tra le immagini qui sopra.

Discesa: lungo la normale al Popera.

 

Relazione e immagini di C. Casanova. I primi salitori ringraziano Bruno Martini (Rifugio Berti) e Gildo Zanderigo.

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