
07 Mar ESCLATAMASTERS: ANGELIKA RAINER DA 9A!
INGRESSO NEL MONDO DEL 9
Angelika Rainer sale il suo primo 9a con Esclatamasters.
Da Merano alla Spagna: Angelika Rainer scala un altro gradino verso l’olimpo delle leggende del mondo verticale, salendo il suo primo 9a. Dopo aver chiuso i cantieri con Solitary Soul (8c+), si intuiva che il livello per il grande salto ci fosse. Per raggiungere questo importante risultato, Angy ha scelto Esclatamasters, un vero classico. Nato originariamente come 9a, il tiro aveva subito un downgrade a 8c+, per poi tornare al 9a in seguito alla rottura di una presa nella parte alta.
Proprio la parte alta è quella più impegnativa, poco strapiombante e molto tecnica. La parte sotto, più fisica e su canne, contribuisce a far perdere lucidità ai climber che intentano la via. Questa linea è famosa sia per la sua bellezza, sia per la sua storicità, ma anche per il bellissimo panorama di cui si può godere una volta in cima.
Angelika racconta: “Il viaggio che mi ha portata qui è durato quasi 25 anni. È trascorso quasi un quarto di secolo da quella prima lezione di arrampicata, dopo la quale mi è subito stato chiaro che avevo trovato quello che mi piaceva davvero, era partita la scintilla, ma la strada non è stata né dritta né in piano, ci sono stati sali e scendi e ho preso molti bivi, scegliendo di cimentarmi in varie discipline dell’arrampicata. Ma ad un certo punto ho deciso di tornare al mio primo amore: l’arrampicata su roccia. Per la maggior parte di questi anni non ho nemmeno immaginato che un giorno avrei potuto arrivare a questo grado magico. Ma ad un certo punto il pensiero si è intrufolato nella mia testa, e come disse una volta Walt Disney: “If you can dream it, you can do it”. Dopo aver ammesso a me stessa, che questo sogno fosse inizialmente folle, è arrivato il duro lavoro.“

Angelika Rainer, Esclatamasters 9a, Perles – Ph Genis Zapater per Grivel
I risultati non sono arrivati a caso, ma sono frutto di un lavoro duro ed organizzato. “Ho deciso che avevo bisogno di un supporto professionale e ho iniziato ad allenarmi secondo i consigli del campione del mondo Patxi Usobiaga; poi ho scelto una via che poteva essere sul mio stile di arrampicata, cioè predominante di resistenza.”
“A ottobre dell’anno scorso sono partita per un primo viaggio in Spagna per vedere se la via scelta poteva essere fattibile, ma soprattutto se mi sarebbe piaciuta. Arrivando nella frazione di Perles, un conglomerato di una decina di case di sassi ed una chiesetta romanica, si vede uno spettacolare arco di roccia, e proprio su uno dei lati di questo arco sale la linea di Esclatamasters; è stato chiaro da subito che il posto era bellissimo e che la via mi piaceva. Dopo qualche giro sono riuscita a fare tutti i singoli movimenti, anche se un paio erano davvero molto al limite e a questo punto ero carica e speranzosa, perché fare i singoli di una via, ha per me sempre significato che prima o poi li potevo concatenare tutti, cosa che credevo di poter fare anche per questa via. Durante questo primo viaggio, ho deciso di concentrarmi sul provare soprattutto la prima parte della via che strapiomba parecchio e richiede movimenti fisici, alternando canne da pinzare con svasi e qualche tacca. Alla fine del viaggio sono riuscita a fare Sin Perdon, un’8b+ che condivide con Esclatamasters tutta la prima parte e si separa alla grande canna a metà via. Le temperature ad ottobre erano più alte del solito e, insieme all’umidità nell’aria, creavano condizioni non ottimali per provare i movimenti sulla seconda parte della via, un muro grigio leggermente strapiombante con tacche sfuggenti, che spesso si tengono con meno della prima falange delle dita.“
“Tornando a metà febbraio, ho trovato condizioni totalmente diverse, temperature più basse e un venticello frizzante, e sentivo le prese molto meglio. I miglioramenti sono arrivati quasi da subito. Il quarto giorno sulla via sono riuscita ad arrivare in catena con due resting ed il sesto giorno ho ridotto ad un solo resting. Da questo punto ho assistito ad un affascinante processo di continui miglioramenti che non avevo visto su nessun altro progetto in precedenza. Solitamente cadevo molte volte allo stesso movimento chiave, oppure in un tentativo miglioravo e in quello successivo peggioravo; qui invece ogni giorno che provavo la via ho avuto un progresso, riuscivo a fare uno, due, o tre movimenti in più per poi arrivare a rinviare la sosta con un urlo che ha risvegliato la valle, ed un sorriso enorme sulla faccia.“

Angelika Rainer, Esclatamasters 9a, Perles – Ph Genis Zapater per Grivel
Dulcis in fundo, Angelika aggiunge: “Ringrazio il mio compagno Marco ed i miei amici Barbara e Gordon per il loro supporto, le sicure pazienti ed il tifo caloroso e vorrei ringraziare i miei sponsor Karpos, Grivel, Kiku Apples e La Sportiva per essere sempre al mio fianco ed aver creduto in me anche nei momenti in cui ho deciso di cambiare.“
Dopo questo grande risultato, non ci resta che attendere il secondo 9a!
Fonte Angelika Rainer
Cortesia foto Genis Zapater per Grivel
Alessandro Palma